12 nov 2014

Rinvio elezioni COMITES



(NoveColonne ATG) Roma - Dopo tante polemiche e richieste, il governo ha preso la sua decisione durante la riunione del Consiglio dei ministri: le elezioni dei Comites sono rimandate al 17 aprile e i termini per l'iscrizione all'albo degli elettori vengono così prorogati al 18 marzo. Tutto rimandato, quindi, ma, assicura il sottosegretario agli Affari esteri Mario Giro, intervenendo presso il Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese della

Camera
:“Non stiamo riaprendo le elezioni, il gioco non cambia, si va solo a tempi supplementari”. Il motivo del rinvio è lo scarso numero delle persone iscritte all'albo degli elettori per il rinnovo dei Comites. Ad oggi risultano “iscritti poco più di 60 mila elettori, circa il 2% dei votanti” dichiara il sottosegretario che aggiunge: “Il numero limitato rischiava di ingenerare una limitazione al diritto di voto” e per questo è stato “preso in considerazione un prolungamento dei termini” e “dopo avere espletato le dovute verifiche, il Consiglio dei ministri ha rinviato le elezioni al 17 aprile fissando il termine per l'iscrizione al 18 marzo con decreto legge” spiega Giro. In ogni caso, sottolinea il sottosegretario, rimane “ferma la volontà del governo di informare tutti gli aventi diritto di voto all'estero” sulle nuove scadenze e le modalità di iscrizione all'albo degli elettori. Il presidente del Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese della
Camera
Fabio Porta, confermando la disponibilità del Comitato stesso in questa fase, ha espresso soddisfazione per le “parole chiare” del sottosegretario e ha aggiunto: “Mi fa piacere che questo Comitato sia proprio a ridosso di questa importante decisione del Consiglio dei ministri di lunedì, questo serve anche a dare qualche parola di chiarezza ai nostri connazionali all'estero che se da un lato riceveranno con una certa soddisfazione la decisione di avere un tempo maggiore per l'iscrizione elettorale, dall'altro, dopo lo sforzo fatto per la presentazione delle liste, potrebbero avere la sensazione di un ulteriore spostamento dei termini e quindi di un poco rispetto relativo a questo sforzo”. “Non riapriamo i termini della partita elettorale – ha insistito Giro - ma allunghiamo solo i termini per l'iscrizione alle elezioni”. Sul rinvio delle elezioni “si è discusso tanto – ha detto ancora Giro -, ma i numeri sono un'altra cosa e i numeri ci consigliano di dare più tempo per la partecipazione”. La bassa partecipazione, ha proseguito Giro, è dovuta al fatto che “non ci si ricorda più che esistono i Comites, visto che sono passati dieci anni”. Il sottosegretario, inoltre, ha voluto evitare paragoni con le elezioni politiche, rispondendo all'intervento della deputata del Pd Laura Garavini che ha espresso la propria preoccupazione per i bassi livelli di preregistrazione “se si pensa – sottolinea la parlamentare eletta all'estero - che soltanto un anno fa, anche se in un contesto ovviamente molto diverso, alle politiche si è raggiunta una partecipazione al voto superiore al 30%” dichiara Garavini. “Non farei paragoni con le elezioni politiche – risponde Giro -, innanzitutto perché ne sono state fatte tante e poi perché sappiamo qual è l'atteggiamento degli italiani nei confronti delle elezioni politiche quindi i due termini non sono comparabili così come non erano già comparabili le percentuali di voto ai Comites del 2004 e quello delle varie elezioni politiche che dal 2004 a oggi ci sono state” spiega Giro. E sulle risorse il sottosegretario assicura che non cambierà nulla: “Quando abbiamo indetto le elezioni, che si dovevano svolgere il 19 dicembre, abbiamo messo in moto una macchina: questi soldi sono arrivati al ministero, sono stati deposti nel capitolo 13/16, cioè il capitolo consolare specifico per la questione”, quindi “questi soldi – evidenzia Giro rispondendo alle domande dei parlamentari - sono e restano esclusivamente per le elezioni dei Comites e non potranno essere utilizzati per altro”. Ora, con la proroga dei tempi per l'iscrizione alle liste elettorali, “continuerà tutta la fase della pubblicità che naturalmente sarà cambiata in funzione delle nuove date, non sarà possibile tuttavia – aggiunge Giro - spedire un nuovo plico”. “E' una macchina in corsa – prosegue il sottosegretario - si prolunga questa corsa, forse in maniera meno affannata e questo ci darà la possibilità di vedere se tra quattro mesi sarà aumentato il tasso di partecipazione. Solo in quel momento – aggiunge Giro - avremo con i numeri e con dati chiari e definitivi la possibilità di capire quali sono le problematiche che emergono dal nostro attuale sistema di rappresentanza degli italiani all'estero e qual è la possibile riforma che si potrà mettere in campo con nuovi Comites in base alla realtà”. Dal Senato arrivano i commenti positivi di coloro che finora hanno insistito sulla necessità di rinviare le elezioni al 2015. "Chi ha a cuore gli interessi degli italiani all'estero – dichiara il senatore Aldo Di Biagio, vicepresidente vicario del gruppo Per l'Italia - non può che esprimere soddisfazione per la scelta del ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, di rinviare al 17 aprile 2015 le elezioni per il rinnovo dei Comites". "Mi auguro – aggiunge poi Di Biagio - che questo rinvio possa dare nuova linfa ad un meccanismo di partecipazione democratica, svincolato da logiche partitiche, che deve coinvolgere tutti gli italiani all'estero per dare la giusta dignità alle loro rappresentanze”. Francesco Giacobbe del Pd la definisce una “bellissima notizia per la democrazia e per le comunità italiane all'estero. I tempi strettissimi per la presentazione delle liste e per l'iscrizione nell'elenco degli elettori stavano creando malumori diffusi e una bassissima partecipazione al voto”. “In extremis – aggiunge Giacobbe - la nostra battaglia siamo riusciti a vincerla. Per questo voglio ringraziare il neo ministro Gentiloni per la grande attenzione dimostrata verso gli italiani all'estero”. Un ringraziamento al capo della Farnesina arriva anche dal senatore del Pd Renato Turano che parla di scelta di “buon senso”: “Il rinvio delle elezioni per il rinnovo dei Comites – dichiara Turano - è il primo vero e forte segnale di attenzione da parte del governo verso le politiche degli italiani all'estero. Il mio grazie più sentito va al ministro Paolo Gentiloni che, poche ore dopo il suo insediamento, ha voluto immediatamente approfondire la questione Comites e ha deciso per il rinvio delle elezioni al mese di aprile 2015". Ma non tutti all'interno del Pd la pensano allo stesso modo: "Francamente questa decisione appare davvero poco saggia", sottolinea il segretario del Pd Usa Sergio Gaudio che aggiunge: “Abbiamo sempre trovato le modalità fissate inopportune e lo abbiamo denunciato più volte” ma “è incomprensibile un rinvio a liste presentate e a campagna inoltrata. Di sicuro, in queste condizioni non cambierà molto in termini di partecipazione. Non resta che prendere atto di una decisione che non fa altro che aggiungere errori ad errori – conclude Gaudio - e fa perdere credibilità a un evento importante per le comunità italiane all'estero, alimentando un clima di assoluta incertezza”.

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