(NoveColonne
ATG) Roma - Dopo tante polemiche e richieste, il governo ha preso la sua
decisione durante la riunione del Consiglio dei ministri: le elezioni dei
Comites sono rimandate al 17 aprile e i termini per l'iscrizione all'albo degli
elettori vengono così prorogati al 18 marzo. Tutto rimandato, quindi, ma,
assicura il sottosegretario agli Affari esteri Mario Giro, intervenendo presso
il Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema
paese della
Camera
:“Non
stiamo riaprendo le elezioni, il gioco non cambia, si va solo a tempi
supplementari”. Il motivo del rinvio è lo scarso numero delle persone iscritte
all'albo degli elettori per il rinnovo dei Comites. Ad oggi risultano “iscritti
poco più di 60 mila elettori, circa il 2% dei votanti” dichiara il
sottosegretario che aggiunge: “Il numero limitato rischiava di ingenerare una
limitazione al diritto di voto” e per questo è stato “preso in considerazione
un prolungamento dei termini” e “dopo avere espletato le dovute verifiche, il
Consiglio dei ministri ha rinviato le elezioni al 17 aprile fissando il termine
per l'iscrizione al 18 marzo con decreto legge” spiega Giro. In ogni caso,
sottolinea il sottosegretario, rimane “ferma la volontà del governo di informare
tutti gli aventi diritto di voto all'estero” sulle nuove scadenze e le modalità
di iscrizione all'albo degli elettori. Il presidente del Comitato permanente
sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese della
Camera
Fabio
Porta, confermando la disponibilità del Comitato stesso in questa fase, ha
espresso soddisfazione per le “parole chiare” del sottosegretario e ha
aggiunto: “Mi fa piacere che questo Comitato sia proprio a ridosso di questa
importante decisione del Consiglio dei ministri di lunedì, questo serve anche a
dare qualche parola di chiarezza ai nostri connazionali all'estero che se da un
lato riceveranno con una certa soddisfazione la decisione di avere un tempo
maggiore per l'iscrizione elettorale, dall'altro, dopo lo sforzo fatto per la
presentazione delle liste, potrebbero avere la sensazione di un ulteriore
spostamento dei termini e quindi di un poco rispetto relativo a questo sforzo”.
“Non riapriamo i termini della partita elettorale – ha insistito Giro - ma
allunghiamo solo i termini per l'iscrizione alle elezioni”. Sul rinvio delle
elezioni “si è discusso tanto – ha detto ancora Giro -, ma i numeri sono
un'altra cosa e i numeri ci consigliano di dare più tempo per la
partecipazione”. La bassa partecipazione, ha proseguito Giro, è dovuta al fatto
che “non ci si ricorda più che esistono i Comites, visto che sono passati dieci
anni”. Il sottosegretario, inoltre, ha voluto evitare paragoni con le elezioni
politiche, rispondendo all'intervento della deputata del Pd Laura Garavini che
ha espresso la propria preoccupazione per i bassi livelli di preregistrazione
“se si pensa – sottolinea la parlamentare eletta all'estero - che soltanto un
anno fa, anche se in un contesto ovviamente molto diverso, alle politiche si è
raggiunta una partecipazione al voto superiore al 30%” dichiara Garavini. “Non
farei paragoni con le elezioni politiche – risponde Giro -, innanzitutto perché
ne sono state fatte tante e poi perché sappiamo qual è l'atteggiamento degli
italiani nei confronti delle elezioni politiche quindi i due termini non sono
comparabili così come non erano già comparabili le percentuali di voto ai
Comites del 2004 e quello delle varie elezioni politiche che dal 2004 a oggi ci
sono state” spiega Giro. E sulle risorse il sottosegretario assicura che non
cambierà nulla: “Quando abbiamo indetto le elezioni, che si dovevano svolgere
il 19 dicembre, abbiamo messo in moto una macchina: questi soldi sono arrivati
al ministero, sono stati deposti nel capitolo 13/16, cioè il capitolo consolare
specifico per la questione”, quindi “questi soldi – evidenzia Giro rispondendo
alle domande dei parlamentari - sono e restano esclusivamente per le elezioni
dei Comites e non potranno essere utilizzati per altro”. Ora, con la proroga
dei tempi per l'iscrizione alle liste elettorali, “continuerà tutta la fase
della pubblicità che naturalmente sarà cambiata in funzione delle nuove date,
non sarà possibile tuttavia – aggiunge Giro - spedire un nuovo plico”. “E' una
macchina in corsa – prosegue il sottosegretario - si prolunga questa corsa,
forse in maniera meno affannata e questo ci darà la possibilità di vedere se
tra quattro mesi sarà aumentato il tasso di partecipazione. Solo in quel
momento – aggiunge Giro - avremo con i numeri e con dati chiari e definitivi la
possibilità di capire quali sono le problematiche che emergono dal nostro
attuale sistema di rappresentanza degli italiani all'estero e qual è la
possibile riforma che si potrà mettere in campo con nuovi Comites in base alla
realtà”. Dal Senato arrivano i commenti positivi di coloro che finora hanno
insistito sulla necessità di rinviare le elezioni al 2015. "Chi ha a cuore
gli interessi degli italiani all'estero – dichiara il senatore Aldo Di Biagio,
vicepresidente vicario del gruppo Per l'Italia - non può che esprimere
soddisfazione per la scelta del ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni,
di rinviare al 17 aprile 2015 le elezioni per il rinnovo dei Comites".
"Mi auguro – aggiunge poi Di Biagio - che questo rinvio possa dare nuova
linfa ad un meccanismo di partecipazione democratica, svincolato da logiche
partitiche, che deve coinvolgere tutti gli italiani all'estero per dare la
giusta dignità alle loro rappresentanze”. Francesco Giacobbe del Pd la
definisce una “bellissima notizia per la democrazia e per le comunità italiane
all'estero. I tempi strettissimi per la presentazione delle liste e per
l'iscrizione nell'elenco degli elettori stavano creando malumori diffusi e una
bassissima partecipazione al voto”. “In extremis – aggiunge Giacobbe - la nostra
battaglia siamo riusciti a vincerla. Per questo voglio ringraziare il neo
ministro Gentiloni per la grande attenzione dimostrata verso gli italiani
all'estero”. Un ringraziamento al capo della Farnesina arriva anche dal
senatore del Pd Renato Turano che parla di scelta di “buon senso”: “Il rinvio
delle elezioni per il rinnovo dei Comites – dichiara Turano - è il primo vero e
forte segnale di attenzione da parte del governo verso le politiche degli
italiani all'estero. Il mio grazie più sentito va al ministro Paolo Gentiloni
che, poche ore dopo il suo insediamento, ha voluto immediatamente approfondire
la questione Comites e ha deciso per il rinvio delle elezioni al mese di aprile
2015". Ma non tutti all'interno del Pd la pensano allo stesso modo:
"Francamente questa decisione appare davvero poco saggia", sottolinea
il segretario del Pd Usa Sergio Gaudio che aggiunge: “Abbiamo sempre trovato le
modalità fissate inopportune e lo abbiamo denunciato più volte” ma “è
incomprensibile un rinvio a liste presentate e a campagna inoltrata. Di sicuro,
in queste condizioni non cambierà molto in termini di partecipazione. Non resta
che prendere atto di una decisione che non fa altro che aggiungere errori ad
errori – conclude Gaudio - e fa perdere credibilità a un evento importante per
le comunità italiane all'estero, alimentando un clima di assoluta incertezza”.
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