23 set 2015

AD AMBURGO OMAGGIO AI 50 ANNI DE "IL VANGELO" DI PASOLINI


AD AMBURGO OMAGGIO AI 50 ANNI DE "IL VANGELO" DI PASOLINI

23/09/2015 - 11:18

AMBURGO\ aise\ - Il 13, 14 e il 15 ottobre prossimi l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e il Cinema Metropolis di Amburgo, presenterà una rassegna interamente dedicata al film "Il Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini, un progetto curato dall’Associazione Culturale Menhir con la direzione artistica di Giulio De Leo.
Nel 1964 Pasolini realizzò il più bel film girato su Gesù, "Il Vangelo secondo Matteo", un grandissimo film sulla religiosità e sull’uomo. Nel suo Gesù, Pasolini riversava la "nostalgia del mitico, dell’epico, del tragico", per usare le sue parole, una nostalgia che voleva fosse presente anche nei volti e nei luoghi del film. 

Per la scelta degli attori e dei luoghi per il set, Pasolini compì quindi un viaggio in Palestina (esperienza da cui nacque il documentario "Sopralluoghi in Palestina" del 1963): pur toccandolo profondamente, i luoghi della Passione delusero l’artista. Mentre cercava l’antico e il sacro, Pasolini trovò modernità, folclore e intollerabile miseria e solo "facce in cui non è passata assolutamente la predicazione di Cristo". La mitica Terra Santa fu dunque ricostruita nei luoghi d’Italia il meno possibile modificati dall’intervento di modernizzazione dell’uomo: la Murgia. Matera con i suoi Sassi recitò la parte di Gerusalemme, Massafra quella di Nazaret e il torrente Chia quella del fiume Giordano. 
A 50 anni dalla realizzazione del film, l’idea-base del progetto presentato ad Amburgo con il titolo "Il Vangelo di Pasolini. Volti, luoghi e suoni della Murgia a 50 anni dal film" è di tornare al paesaggio murgiano, inconfondibile scenario del Vangelo pasoliniano, per valorizzarlo in rapporto ai temi stessi dell’opera del poeta-cineasta friulano. Lasciandosi guidare dall’insegnamento di Pasolini, gli autori Nicola Cesareo, Luciano Lovino, Mariano Fracchiolla e Antonio Minafra e il direttore artistico del progetto hanno infatti ideato una vera e propria drammaturgia di eventi pensati come dialoghi fra la riflessione sull’opera cinematografica, lo sguardo sul paesaggio e i corpi di diverse comunità del territorio murgiano impegnati nella realizzazione di sei quadri coreografici dedicati al Vangelo Secondo Matteo e firmati dal coreografo Giulio De Leo. 
Il cinquantennale del Vangelo è inoltre ricorso in un anno speciale per l’area che ne ospitò le riprese. Nel 2014 si è infatti concluso il primo decennale dall’istituzione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, l’unico in Italia nato dall’ostinata passione della sua gente: uomini di ideologie diverse che marciarono uniti con l’obiettivo di preservare la sua natura e la sua storia. Nel 2014 il Parco ha raggiunto l’obiettivo che corona l’opera di tutela e valorizzazione del territorio: la Carta Europea per il Turismo Sostenibile. 
L’Alta Murgia, arida e spigolosa, oggi è oggetto di crescente attenzione internazionale grazie al lavoro di conservazione di una biodiversità unica al mondo. Tutto il territorio sta lavorando insieme perché l’Alta Murgia sia uno scrigno di cultura, di bellezza e di pace. Uno scrigno tra le rocce in cui Pasolini volle ambientare il suo capolavoro dedicato a chi portò sulla terra il più grande messaggio di amore universale. Non è una coincidenza. 
Il progetto si articolerà in tre giornate: il 13 ottobre, presso il cinema Metropolis (Kleine Theaterstrasse,10), verrà proiettato il film "Il Vangelo secondo Matteo", in versione originale con sottotitoli in inglese. Il 14 ottobre, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo (Hansastrasse, 6) sarà inaugurata la mostra delle fotografie del set del film realizzate da Domenico Notarangelo. La mostra sarà introdotta dal professor Luciano Lovino, in italiano con traduzione consecutiva. Il 15 ottobre, presso il teatro Hamburger Spreckwerk (Klaus-Groth-Straße,23) avrà luogo "Terra, Corus e Vultus Christi. Dialogo sul "Vangelo" di P.P. Pasolini". Dopo un’introduzione di Cesare Veronico e Fabio Modesti, presidente e direttore del Parco Nazionale Alta Murgia, il filosofo Umberto Curi terrà una relazione sulle immagini del "Vangelo". Seguirà la relazione dell'antropologa Laura Marchetti sul tema "Pasolini e le madri". Gli interventi saranno con traduzione simultanea in tedesco. La sacralità e l’arcaicità del "Vangelo" così come il profondo rapporto che Pasolini aveva con sua madre (è la madre di Pasolini ad interpretare Maria adulta nel film) verranno ripresi nel quadro coreografico di Giulio Di Leo, in cui lo stesso coreografo danzerà con sua madre, Francesca Vendola, "La Pietà". Un dialogo tra la pietrosità del territorio (Terra Christi) e dei volti (Vultus Christi) e la liricità dei corpi (Corpus Christi). (aise) 

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