5 lug 2011

TREMONTI: “SARÀ UNA MANOVRA RESPONSABILE”

(Nove Colonne ATG) Roma - Un vertice di maggioranza teso e complicato quello che si è tenuto a Palazzo Grazioli e che ha prodotto i commenti più variegati da parte degli esponenti dell’esecutivo. Più ottimista il Pdl, meno il Carroccio, primo fra tutti il leader Umberto Bossi secondo cui il governo “rischia fin quando non passa la manovra”. Secondo il ministro della Giustizia e segretario politico del Pdl Angelino Alfano, invece, “si è rafforzato il senso di coesione di questa squadra che governa il Paese, perché sui temi cruciali c’è un accordo di fondo”. In effetti sembra cominciare a prendere forma la manovra economica pensata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, anche se, secondo il Senatur “bisogna lavorarci ancora” anche se “siamo riusciti – aggiunge - a ottenere la modifica del patto di stabilità per i comuni virtuosi”. Il premier Silvio Berlusconi, invece, si è detto soddisfatto del clima del vertice. “Ma Bossi e Berlusconi hanno partecipato allo stesso vertice?”, chiede ironicamente il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario che aggiunge: “Il Cavaliere si dice soddisfatto, per Reguzzoni non si è deciso nulla, Frattini parla di una manovra da 43 miliardi, Bossi fa un segno di incertezza con la mano. L’unica cosa su cui tutti si dicono d’ accordo è il clima buono. Forse c’ era aria condizionata...”. Dal Terzo Polo arriva un’apertura “nel caso in cui all’ interno della maggioranza perdurassero gli scontri irresponsabili che rischiano di gettare nel discredito dell’inaffidabilità internazionale la finanze pubbliche del paese”. La manovra, che Tremonti giudica “responsabile”, conterrà, secondo quanto riferito da Alfano, “misure assolutamente sostenibili per l’economia italiana che abbiano il rigore con lo sviluppo, ispirate da un profilo fortemente riformatore che riguarda anche l’aspetto fiscale”. Una manovra “responsabile”, come l’ha definita Tremonti, di 43 miliardi complessivi senza tagli alle tasse. Le aliquote verranno invece “rimodulate”, ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini. Tra gli altri provvedimenti il blocco del turn over nella pubblica amministrazione che slitta all’anno successivo a eccezione dei corpi di polizia, dei vigili del fuoco, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici. Prorogato lo stop degli aumenti contrattuali fino al 2014. Una misura che sembrava essere presente nella bozza dei provvedimenti, ma che il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi smentisce è l’aumento graduale dell’età pensionabile per le donne fino a 65 anni a partire dal 1 gennaio 2012.

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