4 lug 2011

La casa degli italiani all'estero

TREVISO - In bilico tra memoria e identità: ricordando il 150° anniversario dell'Unità d'Italia e lanciando una sfida verso Expo 2015, prende forma a Treviso la Casa degli italiani all'estero, punto di riferimento fondamentale per la riuscita della grande vetrina mondiale milanese.
La prima pietra del progetto, che vede in prima fila Unaie, unione presieduta dall'On. Franco Narducci e Aikal, associazione presieduta da Ettore Bonalberti, è stata posta venerdì 1 luglio con un convegno che ha radunato nella città veneta, esponenti dell'associazionismo italiano all'estero, amministratori, project leader e politici.
Proprio dall'intervento dell'on. Narducci è emerso il ruolo centrale che potranno giocare gli italiani all'estero, visti come anima e risorsa, per la riuscita di Expo dove ritroveranno - come ha evidenziato nella sua relazione Daniele Marconcini, vice presidente Unaie - la reinterpretazione di quella Casa già costruita nell'Esposizione del 1906, oltre un secolo fa.
Parole forti quelle dell'On. Narducci che ha ricordato il monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano sul valore dell'unificazione e dell'unità per vincere le sfide che attendono l'Italia. Ecco quindi gli italiani nel mondo "ambasciatori" di Expo con l'obiettivo di coinvolgere la dimensione numerica e le destinazioni: milioni di italiani che si sono riversati in Europa, Africa, Australia a nei Paesi dell'America Latina.
Secondo l'ultimo rapporto Migrantes sono oltre 4 milioni gli italiani residenti all'estero, un'autentica "miniera" per Expo che verterà su temi ecosostenibili toccando quindi i problemi delle eco-migrazioni: alimentazione, energia, pianeta e vita.
Un viatico al progetto Unaie-Aikal è venuto infine da Alberto Mina, direttore affari istituzionali ed eventi di Expo che ha diradato ombre e polemiche sullo start up dell'esposizione milanese: tutto sta procedendo secondo i tempi prefissati, è imminente il rilascio del primo bando operativo e in ottobre si terrà il primo meeting di tutti i Paesi aderenti a Expo e si comincerà a parlare della costruzione dei padiglioni.





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Franco Narducci

Vicepresidente

Commissione Affari esteri

Camera dei Deputati, Roma

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