7 nov 2013

STUDIARE E LAVORARE ALL’ESTERO: DALL’UE 14 MILIARDI DI EURO PER ERASMUS+





BRUXELLES\ aise\ - 14 miliardi di euro in sei anni. 5 milioni di giovani dai 13 ai 30 anni. 6 programmi europei dedicati a chi vuole studiare e completare la propria formazione all’estero.

Questi i numeri di Erasmus+, il programma che Bruxelles rilancia dopo l’accordo siglato dalla Commissione Istruzione del Parlamento europeo con il Consiglio Ue per lo stanziamento di 14 miliardi di euro dal 2014 al 2020.
Un bel modo per festeggiare i 25 anni del Programma che solo un anno fa sembrava a rischio di estinzione: minacciato dai tagli al budget 2012, Erasmus – che finora ha permesso a 3 milioni di studenti e insegnanti di studiare e lavorare all'estero – è stato salvato grazie alle negoziazioni del Parlamento europeo che ha ottenuto 6 miliardi necessari a coprire il deficit per il 2012 e quello previsto per il 2013.
Con il finanziamento approvato dalla Commissione martedì scorso, il programma garantirà a 5 milioni di giovani europei di studiare, fare tirocini e lavorare in un paese dell’Unione. Nel prossimo futuro, il programma sarà quindi in grado di finanziare anche borse di studio per studenti non universitari, garantire prestiti per i Master. Le borse di studio, inoltre, saranno versate più velocemente.
"Abbiamo un insieme molto utile di programmi, finora separati, ognuno dei quali mantiene comunque le proprie caratteristiche", ha commentato la relatrice, Doris Pack. "Abbiamo ottenuto risultati molto utili nel corso dei negoziati e mi auguro che questo programma sarà un successo come in passato".
Obiettivo di Erasmus+ quello di favorire la mobilità dei giovani dai 13 ai 30 anni che vogliano studiare, lavorare, acquisire nuove competenze in un Paese diverso dal loro.
Il programma unirà Comenius, Erasmus, Erasmus Mundus, Leonardo da Vinci Grundtvig e Youth in Action, tutti programmi che, come ha confermato Pack manterranno la loro identità e il loro nome: per la prima volta in un programma europeo, sarà disponibile un finanziamento anche per la mobilità transfrontaliera dei giovani e dei volontari nel settore dello sport, in particolare per le attività che aiutano a combattere la violenza, la discriminazione o il doping. Potrebbero ottenere finanziamenti Ue anche eventi sportivi senza scopo di lucro che coinvolgono diversi Paesi.
Attraverso Erasmus +, l'UE garantirà prestiti fino a 12.000 euro (per un anno) o 18.000 euro (per due anni) agli studenti che intendono proseguire il loro percorso frequentando un Master in un altro paese. Questo nuovo sistema – precisa l’Ue - non sostituirà le sovvenzioni o i prestiti che già esistono o che possono essere stabiliti a livello nazionale.
Il testo approvato dal Parlamento precisa, inoltre, che le sovvenzioni dovrebbero riflettere il costo della vita nel Paese ospitante e che gli Stati membri dovrebbero esentare questi costi da qualsiasi imposta o contributo sociale. La gestione unificata del programma, nelle intenzioni del Legislatore europeo, dovrebbe anche contribuire ad accelerare il pagamento dei contributi ai beneficiari.
Erasmus+ sarà operative dal 1° gennaio 2014 e include tra le mete tutti i paesi Ue più Islanda, Turchia, Macedonia, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
Il periodo di soggiorno va dai 3 ai 12 mesi per gli studenti, dai 2 ai 12 mesi per le traineeship (stage/tirocini/programmi di apprendistato) e dai 2 giorni ai 2 mesi per il personale docente, con il vincolo di almeno 8 ore di didattica nell'ateneo e/o azienda di scambio.
Finora le destinazioni più richieste sono state Spagna, Francia e Germania. (aise)

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