"Non era giusto" si rammaricava
la signora Cancellieri, ministro
della Giustizia nel Governo delle
larghe intese - voluto e patrocinato
da re Giorgio I - in una telefonata
all'amica di lunga data Gabriela Fragni,
compagna di Salrvatore Ligresti,
per esprimerle solidarietà
dopo l'arresto di costui e delle due figlie, una delle quali, Giulia,
sembra avesse già iniziato una dieta dimagrante in cella.
Non era giusto cosa, signora Ministro? Si spieghi meglio, in modo che gli italiani tutti - indistintamente dal ceto sociale, dalla fede politica e dal credo religioso - che lei si vanta di rappresentare, gioiscano, condividendola, della sua grande carica di umanità. Non era giusto che giudici consci del loro dovere, liberi da vincoli di vassallaggio a tanta famiglia, avessero riservato gli onori dell'ospitalità nelle patrie galere a due signore della classe bene? Oppure - e il suo buon cuore me lo fa credere - con queste parole intendeva deplorare la rovina di 12 mila piccoli azionisti causata dal crac finanziario della Fonsai? Nel primo caso lei avrebbe dissentito dall'operato dei giudici, cosa che un ministro della Giustizia con più senso dello Stato non si dovrebbe permettere; nel secondo la telefonata più che di solidarietà sarebbe stata un'accusa. Ed io ci credo poco che lei telefonasse alla signora Fragni per dolersi dell'operato poco trasparente della stimata famiglia Ligresti, soprattutto in considerazione dell'amicizia 'di lunga data' che vi lega e lo scambio di favori reciproco che intercorre tra di voi; non ultimo il ben retribuito lavoro di suo figlio Piergiorgio che in quattordici mesi di presenza come direttore generale della Fonsai si sarebbe portato a casa la modica somma di cinque milioni di euro (circa 12 mila euro al giorno, sabato e domenica compresi, somma che la maggior parte dei piccoli cafoni pensionati, dopo quarant'anni di lavoro, spesso non riceve neppure in un anno)..Che lei, cercando di giustificare il suo gesto 'umano', abbia ricevuto solidarietà e ovazioni dalle due camere non dovrebbe trarla in inganno: pur di mantenere in vita questo Governo fantoccio e i loro scranni i nostri onorevoli farebbero di tutto; ma non pensi che tutti gli italiani siano degli allocchi. Se vuole coltivare le sue amicizie trentennali con corrotti e genti senza scrupoli, lo faccia pure, però abbia un po' di decoro e si dimetta da ministro della Repubblica, è il minimo che le si chiede.Antonio Circosta
Membro del Comites di Hannover
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