30 dic 2013

Festival der Philosophie (13 al 16/3/14) a Hannover si ridisegna la giustizia



Nel 4° Festival der Philosophie si riflette sul significato di giustizia ... nel segno della croce tra uomo e legge, dell’oltretomba dantesco e della „Nave dei morti“ di B. Traven, metafora del capitalismo. Vi partecipano ospiti di portata internazionale come: Peter Antes, Jan Assmann, Michelina Borsari, Carmelita Brunetti, Emanuele Coccia, Gisela Dischner, Eugen Drewermann, Udo Di Fabio, Hinderk Emrich, Andrea Esser, Umberto Galimberti, Ulrich Haltern, Axel Honneth, Angelika Krebs, , Salvatore Principe, Hartmut Rosa, Bernhard Taureck, Cornell West, Duo Commedia Nova. 
Che conta un individuo di fronte alla legge divina delle religioni abramitiche? E com’è con le altre fonti della legittimazione e le loro interferenze? Esiste diritto alla giustizia o è essenzialmente un dono?
C’è la possibilità di misurarsi con il coraggio di Giovanna d’Arco, Rosa Lussemburgo, Giordano Bruno e Adamo Smith e fino al dissenso! Non si offrono formule di ingegneria sociale o moralizzanti, si mira all’essenziale, al 100 per cento, all’esserci integralmente, a localizzare e incarnare la giustizia come fa Eugen Drewermann secondo il discorso della montagna “Se la vostra giustizia non è superiore...“. E il giallo non finisce qui. Prima di rinunciare alla ricerca della giustizia ne intravediamo la sua forma femminile: quella della premura e prevenzione. Si riscopre il valore dei beni comuni, della stampa, degli artisti; si definiscono i confini tra uomo e robot, tra uomo e istituzioni (i nuovi vitelli d’oro), si analizza la relazione „io“ e immagine dell’“io“ (il suo Avatar). E, infine, la intravediamo attraverso la performance dell’artista italiana Monalisa Tina, e non è solo giustizia è anche filosofia
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