La morte di Carla Zuppetti, Ambasciatore d’Italia in Svizzera , avvenuta
ieri, 1.6.2013, in Berna , ci colpisce e ci addolora profondamente (nella foto sopra l'Ambasciatore Carla Zuppetti in visita in Ticino nel
dicembre del 2012 - tipress).
Carla Zuppetti ha rappresentato per noi tutti non solo l’immagine del
fedele servitore dello Stato, l’esempio di dedizione al dovere e di
attaccamento all’Amministrazione, ma anche della persona amica, ricca di qualità
personali e professionali, che noi tutti abbiamo potuto apprezzare, standole
accanto durante gli anni della sua attivita’ presso la Farnesina, a Roma e
all’estero. Come Sindacato abbiamo
condiviso con lei non pochi momenti professionali. Carla Zuppetti si e’ sempre
attivata per individuare soluzioni finalizzate a migliorare il funzionamento
della nostra Amministrazione e, nella sua veste di Vice Direttore Generale del
Personale, per elevare le condizioni di
lavoro del personale del Ministero degli Affari Esteri.
Il suo non e’ sempre stato un cammino cosparso di rose: nel nostro Paese la
carriera da lei intrapresa e’ un terrain tipicamente maschile, che, ai livelli
apicali, vede tuttora una sparuta presenza di donne. Spesso ha dovuto lottare
per imporre la sua persona, le sue capacita’ e le sue idee. Carla Zuppetti non
si e’ mai sottratta alle responsabilita’, ai compiti gravosi che contribuissero
a migliorare e rendere piu’ efficace l’intervento della nostra Amministrazione.
Per la sua grandissima professionalita’ e per le sue rare doti d’umanita’, la
scomparsa prematura di Carla Zuppetti costituisce una perdita per il Ministero
degli Esteri e per noi tutti. La ricorderemo come esempio di dedizione, di
tenacia e di grandissima professionalita’.
La nostra vicinanza va al coniuge e al figlio, ai quali rivolgiamo le piu’
sentite condoglianze del Coordinamento Esteri della Confsal Unsa.
Roma, 3 giugno 2012 CONFSAL UNSA COORDINAMENTO ESTERI
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