28 apr 2012

IL SISTEMA ITALIA IN TURCHIA: DAL 1° MAGGIO MISSIONE ECONOMICA AD ISTANBUL


ROMA\ aise\ - Si tiene dal 1° al 4 maggio a Istanbul la Missione Economica Italia in Turchia organizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero degli Affari Esteri, ICE, Confindustria, ABI, Unioncamere e Rete Imprese Italia.

L'iniziativa si propone di rafforzare le relazioni economiche con la Turchia e di approfondire le opportunità di collaborazione industriale e di investimento offerte alle imprese italiane. Si tratta di una missione a carattere plurisettoriale con focus su macchinari industriali, energia ed energia rinnovabile e infrastrutture che vede le 170 aziende italiane partecipanti (di cui 10 gruppi bancari e 15 associazioni industriali) impegnate in un fitto programma di incontri di approfondimento settoriale, tavole rotonde e incontri bilaterali di business con le controparti turche.
Per la 31ª volta Governo, banche e imprese armonizzano i loro sforzi con l'obiettivo di approfondire le opportunità di collaborazione per le aziende tricolori nel panorama internazionale. Negli ultimi quattro anni, oltre seimila imprenditori hanno preso parte alle missioni che ICE, Confindustria e ABI hanno organizzato in tutto il mondo, rendendo possibili oltre 35mila incontri business to business.
La missione, che si articola in un'unica tappa, prevede l'organizzazione di un Forum Economico Italia-Turchia nella mattina del 2 maggio e, a seguire, gli incontri di approfondimento settoriale per il comparto dei macchinari e dell'energia. L'intera giornata del 3 maggio è dedicata agli incontri bilaterali con controparti locali.
Il programma specifico del settore delle infrastrutture, curato da ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) in collaborazione con BIIS (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Unicredit, prevede l'organizzazione di incontri di approfondimento sulle opportunità offerte dalla realizzazione di grandi lavori infrastrutturali in Turchia. Nel corso della stessa giornata si tiene la prima sessione della Tavola Rotonda "Italy & Turkey: Building Together".
Venerdì 4 maggio, quarto ed ultimo giorno di missione, sono previsti - in parallelo - la seconda sessione della Tavola Rotonda dedicata al settore infrastrutture e il Workshop "Gesti artigiani e gusti a tavola: Italia e Turchia a confronto" (a cura di Confartigiantato-CNA) e l'Incontro Bancario organizzato da ABI e BAT.
Secondo i dati più recenti dell'Istituto di statistica turco (TUIK), nel 2011 il PIL della Turchia è cresciuto del 8,5%, rispetto allo stesso periodo del 2010, raggiungendo quota 589 miliardi di dollari. Il Paese è a ragione indicato quale terza economia emergente grazie alla crescente apertura agli investimenti internazionali, al commercio estero, all'ammodernamento di reti infrastrutturali e di telecomunicazioni, a una domanda interna che continua a stimolare sostenuti ritmi di produzione. Nel 2011 le esportazioni turche sono state pari a quasi 135 miliardi di dollari (+18,5 % rispetto al 2010) e le importazioni a 240,8 miliardi di dollari (+29,80% rispetto al 2010). Il disavanzo della bilancia commerciale si spiega in parte con la struttura degli scambi, che pone la Turchia nella necessità di dotarsi di forniture energetiche dall'estero, ma anche con un sistema industriale che certamente necessita ancora di forniture di beni intermedi e industriali di vario tipo.
A dicembre 2011, tra i partner commerciali della Turchia, l'Italia si posiziona al 4° posto dopo Germania, Russia, Cina, grazie a un interscambio che ha raggiunto 21,3 miliardi di dollari (28%). Nello stesso periodo, l'Italia occupa la 5a posizione tra i Paesi fornitori della Turchia: gran parte dei prodotti esportati dall'Italia riguarda il settore dei beni strumentali (macchine e apparecchiature), autoveicoli e prodotti petroliferi raffinati, oltre naturalmente a quelli più noti del Made in Italy, come l'abbigliamento. In lieve aumento anche le esportazioni italiane di fibre sintetiche ed artificiali, gioielli ed articoli di oreficeria. Dalla Turchia l'Italia ha importato soprattutto autoveicoli, prodotti della metallurgia, abbigliamento e prodotti tessili, prodotti chimici. Le esportazioni italiane, concentrate in special modo nei beni strumentali, mostrano la stretta complementarità tra i due sistemi produttivi. (aise)

Nessun commento:

Posta un commento