26 nov 2013

Non era Giusto



"Non era giusto"  si rammaricava
 la signora Cancellieri,  ministro
della Giustizia nel Governo delle
 larghe intese  - voluto e patrocinato
da re Giorgio I - in una telefonata 
all'amica di lunga data Gabriela Fragni,
compagna di Salrvatore Ligresti, 
per esprimerle solidarietà 
dopo l'arresto di costui e delle 
due figlie, una delle quali, Giulia,
sembra  avesse già iniziato una dieta 
dimagrante in cella. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Non era giusto cosa, signora Ministro? Si spieghi meglio, in modo che gli 
italiani tutti - indistintamente dal ceto sociale, dalla fede politica e dal 
credo religioso - che lei si vanta di rappresentare, gioiscano, condividendola, 
della sua grande carica di umanità. Non era giusto che giudici consci del loro 
dovere, liberi da vincoli di vassallaggio a tanta famiglia, avessero riservato 
gli onori dell'ospitalità nelle patrie galere a due signore della classe bene? 
Oppure - e il suo buon cuore me lo fa credere - con queste parole intendeva 
deplorare la rovina di 12 mila piccoli azionisti causata dal crac finanziario 
della Fonsai? Nel primo caso lei avrebbe dissentito dall'operato dei giudici, 
cosa che un ministro della Giustizia con più senso dello Stato non si dovrebbe 
permettere; nel secondo la telefonata più che di solidarietà sarebbe stata 
un'accusa. Ed io ci credo poco che lei telefonasse alla signora Fragni per 
dolersi dell'operato poco
 trasparente della stimata famiglia Ligresti, soprattutto in considerazione 
dell'amicizia 'di lunga data' che vi lega e lo scambio di favori reciproco che
 intercorre tra di voi; non ultimo il ben retribuito lavoro di suo figlio 
Piergiorgio che in quattordici mesi di presenza come direttore generale della 
Fonsai si sarebbe portato a casa la modica somma di cinque milioni di euro 
(circa 12 mila euro al giorno, sabato e domenica compresi, somma che
 la maggior parte dei piccoli cafoni pensionati, dopo quarant'anni di lavoro, 
spesso non riceve neppure in un anno)..Che lei, cercando di giustificare il suo 
gesto 'umano', abbia ricevuto  solidarietà e ovazioni dalle due camere non 
dovrebbe trarla in inganno: pur di mantenere in vita questo Governo fantoccio e 
i loro scranni i nostri onorevoli farebbero di tutto; ma non pensi che tutti gli 
italiani siano degli allocchi. Se vuole coltivare le sue amicizie trentennali 
con corrotti e genti senza scrupoli, lo faccia pure, però abbia un po' di decoro 
e si dimetta da ministro della Repubblica, è il minimo che le si chiede.

         Antonio Circosta
Membro del Comites di Hannover

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