Come molti lavoratori del MAE ricorderanno – sicuramente lo faranno i diretti interessati,
ovvero i colleghi a contratto locale – un anno fa, grazie all’entrata in vigore della Legge 22
marzo 2012, n. 38 per i diritti e le prerogative sindacali del personale a contratto locale,
promossa dalla CONFSAL UNSA Esteri, veniva sanata un’odiosa ed ingiusta discriminazione:
quella dell’esclusione dal diritto attivo e passivo di voto RSU dei lavoratori a contratto locale.
Per ottenere questo risultato - in molti ambienti definito storico - la CONFSAL UNSA Esteri si
è spesa per ben sei anni senza sosta a tutti i livelli, amministrativi e politici. Una battaglia
solitaria, insomma, in considerazione del fatto che le Sigle confederali hanno ostacolato a tutti
i livelli l’approvazione di questa norma, nella convinzione che escludere una parte di lavoratori
da diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione fosse cosa buona e giusta, mettendo così in
atto una vera e propria “apartheid” sindacale.
E’ facile intuire quanto l’approvazione della Legge 38/2012 abbia indisposto le tre Sigle citate,
se si considera che le stesse si sono subito attivate, in ambito di contrattazione collettiva
quadro per la definizione della rappresentatività sindacale nonché per le agibilità (permessi e
distacchi sindacali) ad essa connesse, affinché la “nostra” norma trovasse meno applicazione
possibile, o per meglio dire, affinché i lavoratori a contratto locale potessero trarre MENO
BENEFICIO POSSIBILE dalla legge loro dedicata, nata con il preciso intento di conferire
parità di diritti sindacali alla Farnesina.
E’ così che CGIL, CISL e UIL PA, contro ogni elementare principio democratico improntato
sui diritti dei lavoratori, hanno imposto in data 24.05.2013, in ambito di sottoscrizione del
CCNQ, l’esclusione del personale a contratto locale dal computo della
rappresentatività sindacale e, dunque, dai permessi sindacali. Secondo l’Accordo
sottoscritto, infatti, detto personale potrà beneficiare unicamente del diritto di voto attivo e
passivo per le RSU, nonché fruire dei permessi RSU.
Un ostruzionismo simile a danno dei lavoratori si commenta da solo. Purtroppo, gli interessi di
bottega dei Coordinamenti Esteri di CGIL, CISL e UIL hanno prevalso rispetto ai principi di
equità e di tutela introdotti dalla Legge 38/2012 per tutti i lavoratori di questo Ministero,
ghettizzando, ancora una volta, gli impiegati a legge locale nel limbo di una contrattazione
sindacale avulsa dai principi normativi di riferimento.
A tale proposito, si rende noto che la CONFSAL UNSA ha presentato in sede di
contrattazione l’allegata Nota a verbale (v. a pag.3) e comunicherà al più presto le azioni da
intraprendere.
FLASH - Rinnovo RSU n. 22 (Copenaghen, Stoccolma, Oslo, Helsinki)
La RSU n. 22 è decaduta alla fine del 2012 a seguito di trasferimento di alcuni componenti
della stessa. Il nostro Sindacato si è subito attivato, affinché venissero immediatamente
convocate nuove elezioni RSU alle quali, per la prima volta nella storia, grazie alla Legge
38/2012, parteciperà anche il personale a contratto assunto localmente. Le sigle confederali
CGIL, CISL e UIL in occasione di un tavolo sindacale convocato dall’Amministrazione, per
discutere della tempistica di dette votazioni, hanno, ancora una volta, temporeggiato,
trincerandosi dietro la “necessità” di richiedere un Tavolo ad hoc con la Funzione Pubblica e
l’ARAN al fine di disciplinare la “peculiarità” del personale MAE, nonostante la presenza di un
articolato parere ARAN che da il via libera alle elezioni nella RSU suddetta.
In questo contesto ci preme ricordare che il rinnovo della RSU è stato richiesto direttamente
dai lavoratori appartenenti alla Rappresentanza e che uno slittamento del voto lederebbe gli
interessi di tutti i dipendenti sul posto di lavoro.
E’ proprio vero: la paura fa 40 (circa, gli aventi diritto al voto a seguito della Legge 38)!!
Roma, 29 maggio 2013
CONFSAL UNSA Coordinamento Esteri
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