19 mar 2011

lettera del Presidente del Comites di Hannover

Per i Membri dellAssemblea del Comites di Hannover
P.C.
Ministro Carla Zuppetti
Ambasciatore S.E. Michele Valensise
Reggente Consolato di Hannover Sandro Mancini
Ai Parlamentari eletti nella circoscrizione esteri
ALL'Intercomites Cav. Stefano Lobello
Al CGIE (Elio Carrozza e Tommaso Conte)
"Se possiamo mantenere solo l'ufficio,
non abbiamo più nessuna funzione sociale"
Cari Membri dell'Assemblea,
Gentili signore/ri

Per conoscenza vi mando la comunicazione del Consolato Generale di Hannover, oggi pervenuta, in cui ci viene chiesto di esprimere un parere (entro trenta giorni, così come prevede la legge) sul consuntivo di una testata di giornale ubicata sul nostro territorio. Questo parere, come tutti voi sapete, è obbligatorio ma non vincolante.
Di seguito, cercherò di spiegare i motivi per cui noi non possiamo rispettare i termini stabiliti nella circolare che regola la materia.
Comunico che hanno assegnato al Comites di Hannover un finanziamento di Euro 17.229.
( Sul nostro territorio risiedono circa 23.000 italiani su una superficie di 47.609,52 km²)
Questo significa che possiamo permetterci in tutto 3 riunioni di cui una già effettuata per l'approvazione del nostro consuntivo 2010.
Il parere richiesto quindi verrà dato alla prossima riunione insieme a tutti gli altri pareri da dare agli enti che faranno richiesta di contributi ed al nostro preventivo 2012 (mese giugno - settembre).
Come sapete, abbiamo fatto richiesta di fondo integrativo. Se questa dovesse essere accolta, così come è avvenuto negli anni precedenti, allora le cose cambieranno.
Purtroppo c'è da prendere atto che se in futuro continueranno a ridurci i finanziamenti, non potremo più mantenere nemmeno la sede.
L'uso del bisturi, e le mancate elezioni dei comitati, che di volta in volta vengono rimandate a date da destinare, sono da intendere come una scelta tecnica per chiudere i Comites???
C'è da prendere altresì atto che io e gli altri consiglieri attivi nell'ambito dell'integrazione, siamo impossibilitati, a partire da subito, a seguire i nostri connazionali sul territorio così come abbiamo fatto fino ad oggi. Non possiamo più nemmeno mantenere i molteplici rapporti costruiti con le autorità locali. Faremo quello che ci sarà possibile fare ma non i miracoli. Nessuno di noi se lo può permettere. Oltretutto nessuno ce lo chiede.
La sensazione di molti è quella dei figli non voluti ed abbandonati a se stessi.
Volendo ridurre al massimo tutti i costi e lasciando solo quelli fissi,
si arriva alla seguente situazione:
Distribuzione dei fondi per capitoli delle Spese vive
Affitto 7.200
manutenzione macchie e sede 500 (troppo poco)
assicurazione membri + sede 650
Riscaldamento (Gas), luce e costi condominiali circa 2.000 (paghiamo 140 Euro mensili solo di luce e Gas)
pulizia 690
cancelleria 900 (troppo poco)
posta e telefono 800
oneri bancari ed interessi passivi 500
Personale di segreteria 2.400
viaggi e diarie 3.000 (tre Assemblee, alcune riunioni delle commissioni di lavoro, pochissimi spostamenti sul territorio per partecipare agli incontri con la collettività)
Premio Comites 00000
Bollettino Comites Informa 0000
Manifestazioni 000000
150 anni di Unità d'Italia 00000
Convegni 000000000
Totale 18.640 Euro
Per non superare l'importo del finanziamento annunciato di Euro 17.229 gli unici capitoli dove possiamo tagliare sono i viaggi ed il personale di segreteria.
Come vedete, i costi fissi (ridotti già al minimo) superano il finanziamento e non possiamo permetterci più il nostro notiziario "Comites Informa" e nemmeno il "Premio Comites".
Non abbiamo nemmeno un centesimo per i 150 anni dell'unità d'Italia e per mantenere tutto il resto che abbiamo costruito fino a questo momento.
Forse qualcuno vuole ridurre il nostro ruolo solo ad un organismo che esprimere qualche parere non vincolante.
Questa situazione da me descritta, non riguarda certamente solo il Comites di Hannover. Basta guardare le tabelle dei finanziamenti annunciati ai Comites di tutto il mondo per capire la drammaticità del momento che stiamo vivendo.
Cordiali saluti
Il Presidente
Dott. Giuseppe Scigliano

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