24 gen 2013

ELEZIONI POLITICHE 2013: Claudio Micheloni candidato capolista al Senato per il Partito Democratico nella Circoscrizione Estero - Europa

 
Qui di seguito trovate la lettera del Senatore Claudio Micheloni sulla sua candidatura:
Care e cari Connazionali,
siamo arrivati alla scadenza di questa difficile legislatura. Il 24 e 25 febbraio 2013 i cittadini italiani decideranno chi dovrà governare il nostro paese, chi avrà il compito di portare fuori dalla crisi e di rinnovare la nostra Italia.
 
 
Noi, italiani all'estero, siamo chiamati a votare prima, dal 6 al 18 febbraio, e con queste poche righe vi sottopongo la mia candidatura al Senato della Repubblica Italiana.
Care Elettrici, cari Elettori, sono senatore dal 2006. Nella prima legislatura ho sostenuto il Governo Prodi, che - pur in condizioni estreme - portò significativi risultati per gli italiani all'estero. Nella finanziaria 2007 e in quella del 2008, infatti, furono aumentati i fondi a favore delle nostre comunità, principalmente per i corsi di Lingua e Cultura Italiana (strumenti indispensabili per i nostri figli e nipoti), per l'assistenza agli italiani indigenti ed infine per i servizi consolari di prossimità. A questo si aggiunge l’introduzione di un servizio ulteriore: la possibilità di ottenere la carta d'identità direttamente dai consolati allo stesso costo sostenuto nei comuni in Italia.
Dal 2008 al 2011 dall’opposizione, nel gruppo parlamentare del PD, ho operato per contrastare con forza e determinazione le politiche del governo di destra che, unicamente impegnato nella soluzione dei propri problemi, hanno portato l'Italia sull'orlo del fallimento, fino alla loro caduta nel novembre 2011, con il conseguente insediamento del Governo Monti.
Con Berlusconi al Governo, le politiche per gli italiani all'estero hanno subito continui tagli, senza l'attuazione di alcuna riforma. Ciò ha portato, per citare solo le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti, alla morte programmata dei corsi di Lingua e Cultura italiana, alla chiusura di molti uffici consolari, alla drammatica riduzione degli aiuti agli italiani bisognosi. In sostanza, solo tagli indiscriminati!
In questi anni ho proposto più volte soluzioni concrete, per trovare risorse per le nostre comunità. Un esempio su tutti, la riduzione dei generosi indennizzi di sede che il Ministero degli Affari Esteri concede al corpo diplomatico che opera all'estero. Se applicata, sarebbe più che sufficiente per coprire tutti i bisogni dei nostri connazionali residenti all'estero. Purtroppo le potenti lobby delle corporazioni del Ministero degli Affari Esteri hanno, per ora, bloccato queste mie iniziative. Per rendere meno generico il tenore della mia proposta vi faccio il seguente esempio: oggi un Console percepisce un’indennità di sede pari a 20'000 euro al mese, a cui si aggiunge lo stipendio pagato in Italia; io ho proposto di ridurre l'indennità di 4'000 euro: una riduzione che non credo metta un Console su una strada, ma sicuramente una somma che, applicata a tutto il personale diplomatico operante all'estero, permetterebbe di liberare risorse per sostenere le politiche per le comunità residenti all'estero. Per ora hanno vinto loro, ma io non demordo, e non è detto che le cose rimarranno sempre così.
Nel corso di questi ultimi anni ho tentato, inoltre, di annullare il primo decreto di rinvio delle elezioni dei Comites e ho sempre votato contro tutti i successivi decreti tesi a posticipare il rinnovo dei nostri comitati. Contemporaneamente, ho lavorato alla modifica della legge sui Comites e sul CGIE, cercando di dar loro un ruolo istituzionale di rilievo. Il risultato è stato che al Senato si è approvato un testo, che non era certo quello che volevamo, ma l'essere stato in minoranza ha innescato un lavoro di mediazione, che alla Camera dei Deputati avrebbe potuto consentire di apportare miglioramenti al testo approvato al Senato. Anche in questa occasione il tentativo di riformare ha dato fastidio. Ha disturbato enti ed organizzazioni che vivono dell'emigrazione, che, ancorati su posizioni del passato, non sono disponibili ad accettare un ruolo diverso, lasciando spazio ad un CGIE di alto profilo istituzionale, composto da persone elette dagli italiani residenti all'estero, dallo Stato e dalle regioni. Anche questo è un lavoro che proseguirò con determinazione e convinzione.
Care Amiche, cari Amici, in questi anni al Senato della Repubblica Italiana ho tentato, di rappresentare al meglio delle mie capacità le italiane e gli italiani residenti all'estero che mi hanno dato la loro fiducia. L'ho fatto in totale libertà di coscienza, il che, se mi ha comprensibilmente imposto di accettare il confronto, non mi ha indotto, laddove l’ho ritenuto necessario, di fuggire lo scontro.
Credo che il voto all'estero sia un'opportunità per l'Italia, ma credo anche che debba essere l'espressione di una volontà forte e indipendente da organismi che vivono speculando sui servizi per gli italiani all'estero.
Voglio ringraziare tutto il gruppo del PD del Senato, in particolare la Presidente, Senatrice Anna Finocchiaro, che in questi anni mi ha sostenuto e mi ha dato la forza di andare avanti, anche quando le situazioni conflittuali inducevano allo scoramento.
Il lavoro svolto in questi anni in Senato con il gruppo del Pd mi fa pensare che in futuro possiamo giungere a dei risultati in favore degli italiani all'estero. In primis la riforma del Ministero degli Affari Esteri. Questo gruppo mi ha sostenuto persino quando in Aula non ho partecipato al voto di fiducia al Governo Monti. Scelta che presi in seguito al rifiuto del Professore di considerare "prima casa" quella che gli emigranti hanno in Italia e che usano solo uno o due mesi l'anno. Anche su questo punto continuerò la battaglia intrapresa con l'On. Franco Narducci. È giusto che gli italiani residenti all'estero paghino l'IMU sull’immobile che possiedono in Italia, che non sia affittato, vedendosi attribuita l’aliquota di "prima casa". A tale proposito ne approfitto per segnalarvi che il sito www.e-avvocato.com è a vostra disposizione per inoltrare gratuitamente una denuncia alla Commissione delle Comunità europee per mancata osservanza di norme comunitarie sulla libertà di circolazione e soggiorno negli Stati membri.
Carissime, carissimi, per continuare questo mio lavoro di rappresentanza, in totale libertà e indipendenza, a servizio degli italiani all'estero in Senato, in occasione di queste elezioni vi chiedo di rinnovarmi la vostra fiducia e di scrivere il mio nome sulla scheda del Senato.
Vi ringrazio e vi assicuro fin da ora che il mio impegno sarà quello di sempre.
Con rispetto e amicizia.
Un caro saluto
Claudio Micheloni
In allegato alla presente invio il volantino elettorale del senatore Claudio Micheloni e dell'onorevole Franco Narducci.
Vi informo, inoltre, che il Senatore Claudio Micheloni è presente su Facebook al seguente indirizzo: http://www.facebook.com/pages/Claudio-Micheloni/382806281805877?ref=hl Se volete iscrivervi alla sua pagina, cliccate su "Mi piace".
Ringraziandovi dell'attenzione, porgo distinti saluti.
Giovanna Di Lello
Sen. Claudio Micheloni Palazzo Madama
I-00186 Roma
Ufficio:
Via di Santa Chiara, 4
I-00186 Roma
tel. 0039 06 6706 3152
fax 0039 06 6706 6152

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