1 set 2011

I RIBELLI LIBICI DANNO PER IMMINENTE LA BATTAGLIA FINALE IN ASSENZA DI UNA RESA PACIFICA

(GRTV) - I ribelli libici annunciano come imminente la battaglia finale perché “finora non è giunta alcuna proposta di resa pacifica” da parte dei seguaci di Gheddafi a Sirte. A dirlo è il portavoce militare, Ahmed Omar Bani, in una conferenza stampa a Bengasi. “Vogliamo che tutti sappiano che siamo pronti militarmente per la battaglia che metterà fine al conflitto.
Noi – ha spiegato il colonnello Bani - continuiamo a cercare una soluzione pacifica, ma sabato impiegheremo metodi diversi di fronte a questi criminali”. I ribelli si dicono sorpresi che gli abitanti di Sirte rifiutino ancora le proposte pacifiche per evitare spargimenti di sangue su entrambi i fronti. Riguardo alle operazione militari previste a Sirte, Bani ha spiegato che la loro durata non è un problema, l’importante é liberare Sirte. Un comandante militare delle truppe antigheddafiane, il colonnello Hisham Buhagiar, ha detto che sono almeno 50mila le persone rimaste uccise dall’inizio della rivoluzione in Libia, sei mesi fa. A Tripoli, con la fine del ramadan, è scattata la massima allerta per il timore di attacchi dei fedelissimi del rais. Ieri il leader del gruppo Mohammed al-Madani, il più importante di Zintan, aveva invitato la popolazione a non recarsi in piazza dei Martiri, per le celebrazioni della fine del Ramadan. La piazza è presidiata da ribelli armati. Nei prossimo giorni la Libia riprenderà a pompare nuovamente petrolio. Lo ha annunciato il Consiglio di transizione nazionale che attraverso il suo presidente Mustafa Abdel Jalil ha anche detto che non hanno bisogno della presenza di forze internazionali di pace. Per la portavoce della Nato Oana Lungescu è invece ancora necessaria la missione militare della Nato e le operazioni a protezione della popolazione civile continueranno.

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