9 set 2011

MANOVRA, LE MISURE PRINCIPALI DEL PROVVEDIMENTO

(NoveColonne ATG) Roma - Le ultime modifiche apportate dal maxiemendamento, secondo la maggioranza rafforzano la manovra e la rendono più credibile, così come avevano chiesto l'Europa e il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che aveva invitato tutte le forze politiche a non sottovalutare la gravità della situazione e il governo a varare "misure capaci di rafforzare l'efficacia e la credibilità" della manovra. Una manovra che ha nella lotta all'evasione fiscale uno dei suoi punti cardine, con misure che vanno dal carcere per chi evade le imposte oltre i tre milioni di euro (l'evasore non potrà beneficiare della sospensione condizionale della pena prevista dal codice penale) all'abbassamento delle soglie oltre le quali scattano le pene per i reati fiscali (aumentano di un terzo anche i termini di prescrizione). Tra le novità del maxiemendamento, però, c'è un allentamento della stretta per il carcere agli evasori con l'inserimento di una clausola che prevede la presenza di due fattori per la non applicazione della sospensione condizionale della pena di cui all'articolo 163 del Codice penale: oltre al limite dei tre milioni di imposta evasa o non versata viene aggiunta, infatti, la condizione che "l'ammontare dell'imposta evasa sia superiore al trenta per cento del volume d'affari". Condizione, quest'ultima, che di fatto rende inefficace la stretta, ad esempio, per chi dovesse evadere anche 29 milioni di euro a fronte di un volume di affari di 100 milioni. Coprotagonisti della lotta all'evasione diventano i Comuni, che parteciperanno attivamente al lavoro di accertamento e incasseranno il 100% di quanto recuperato, mentre la possibilità per gli enti locali di pubblicare le dichiarazioni dei redditi on line è stata limitata (potrà avvenire solo su dati aggregati o per categorie).

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