(NoveColonne ATG) Roma -“Siamo a metà del fiume che stiamo attraversando”: lo afferma il presidente della Bce Mario Draghi, parlando durante un’audizione al Parlamento europeo delle prospettive economiche dell’area euro. Il numero uno dell’Eurotower, spiegando che i dati macroeconomici più recenti sono caratterizzati da “incertezza” e “ambiguità” (anche se nei primi tre mesi dell’anno la situazione dei mercati è notevolmente migliorata), ha sottolineato la necessità di misure “strutturali” per la crescita, che vadano di pari passo con i progressi riscontrati nelle politiche di bilancio, invitando i governi della Ue ad essere più “ambiziosi”.
Al momento – afferma Draghi rispondendo alla domanda di un europarlamentare sull’eccesso di austerità del patto di bilancio – quello che è più urgente è un “patto per la crescita”. Il presidente della Bce ha ribadito inoltre che il sostegno di Francoforte per il contenimento dei rendimenti dei debiti sovrani “non è eterno né infinito. Per il momento c'è, ma non dimentichiamo che la Bce deve agire nel limiti del suo mandato e nei limiti del Trattato che vieta il finanziamento monetario”. “Abbiamo bisogno di crescita come dice Mario Draghi, che deve passare attraverso le riforme strutturali” commenta il cancelliere Angela Merkel. Intanto, si profila una collaborazione tra Roma e Berlino sulla crescita: il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert ha rivelato che in settimana si è tenuto un incontro tra l’entourage della Merkel e Mario Monti, per mettere a punto delle iniziative in vista del prossimo Consiglio europeo di giugno. Draghi – ha detto inoltre il portavoce di Berlino – “si trova pienamente sulla stessa linea del governo tedesco e della maggior parte dei partner europei” con le sue “veementi” invocazioni alla crescita. “Quella invocata da Giorgio Napolitano e Mario Draghi è una crescita sostenibile, non una crescita ottenuta con programmi che aumentino i debiti” ha affermato invece Seibert commentando anche le dichiarazioni del presidente della Repubblica, che aveva sollecitato “una seria iniziativa dell’Italia al livello dell'Ue perché si operino riequilibri e indirizzi per promuovere crescita e occupazione”. Le parole di Draghi sono infine state apprezzate anche da Francois Hollande: senza crescita “l’Europa non potrà uscire dalla crisi” sottolinea lo sfidante di Sarkozy nelle elezioni presidenziali francesi, che chiede una revisione dell’attuale fiscal compact.
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