È stato approvato definitivamente (in terza lettura al Senato) il Decreto legge (DL 16/2012) recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento” che tra le norme principali annovera sicuramente quelle relative alle modalità di tassazione sulla casa, l'Imposta Municipale Unica (IMU). Una tassa che riguarda anche diecine di migliaia di cittadini italiani residenti all'estero.
Durante la discussione del provvedimento alla Camera dei Deputati è stato approvato, in Commissione, un emendamento proposto dal relatore che ha così fatto proprie le istanze e gli appelli rivolti al Governo da numerosi deputati eletti all'estero, al fine di tutelare i legittimi interessi dei cittadini italiani emigrati che hanno investito i loro risparmi nella casa in Italia o hanno ereditato l'abitazione dai loro genitori.
L'emendamento approvato nel testo licenziato dalla Commissione Finanze, sul quale il Governo ha posto la fiducia, demanda ai Comuni la facoltà di riconoscere come "residenza abituale" la casa che hanno in Italia i cittadini italiani emigrati, purché non locata, non data in comodato d'so gratuito, ecc. Ciò significa che se il Comune la riconosce come “residenza abituale” sarà applicata l'aliquota più vantaggiosa (0,4% più eventuale aumento deciso dal Comune stesso) e si potrà usufruire della riduzione pari a 200 euro.
È di certo un passo avanti anche se non è la soluzione auspicata, tanto che avevo presentato un emendamento in aula che puntava all'applicazione automatica, anche per gli italiani all'estero, delle regole valide per gli italiani residenti in Italia per quanto concerne la prima casa, poiché ci potrebbero essere dei Comuni che decidono di tassare l'immobile dei nostri emigrati come seconda casa.
Avendo il Governo posto la questione di fiducia sono automaticamente decaduti tutti gli emendamenti presentati in aula, per cui ho trasformato l'emendamento in Ordine del Giorno chiedendo al Governo stesso di procedere in tal senso in un successivo provvedimento, senza tralasciare l'IMU agricolo, ovvero di riconoscere le agevolazioni fiscali previste per fondi posseduti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli anche a quelli “posseduti dagli italiani residenti all'estero iscritti all'AIRE e concessi in affitto, mezzadria, colonia parziaria e soccida con conferimento di pascolo ai medesimi coltivatori diretti e imprenditori agricoli”.
Il calcolo dell'IMU
La base per calcolare l'IMU sulle abitazioni civili è data dalla rendita catastale rivalutata del 5% cento (già in vigore dal 1997) e di un ulteriore 60% in vigore dal 1 gennaio 2012. Moltiplicando per 100 tale rendita si ottiene il valore catastale sul quale si applicano le seguenti aliquote, che potranno essere aumentate o diminuite dello 0,2%, rispettivamente 0,3%, dai Comuni:
- residenza abituale (prima casa): 0,4% (max 0,6%, min 0,2%)
- altri immobili: 0,76 % (max 1,06%, min 0,46%)
- case locate: 0,76% (max 1,06%, min 0,46%)
- negozi, studi e capannoni: 0,76% (max 1,06%, min 0,46%)
- immobili rurali strumentali: 0,2% (max 0,2%, min 0,1%)
Esenzioni
Per le abitazioni adibite a prima casa è prevista un'esenzione di 200 euro (l'eventuale eccedenza andrà a coprire parte dell'importo dovuto su eventuali altri immobili). Per il 2012 ed il 2013 è prevista anche una detrazione di 50 euro per ciascun figlio fino a ventisei anni residente nell'immobile prima casa (fino a un massimo di 400 euro).
Le scadenze
In attesa che i Comuni deliberino in ordine a modalità e aliquote, per il pagamento dell'IMU 2012 sono fissate le seguenti scadenze:
- 18 giugno: primo acconto, pari al 50% dell'IMU calcolata con l'aliquota nazionale standard (o pari al 33% per i proprietari di abitazioni principali che scelgono di pagare in tre rate)
- 17 settembre: secondo acconto (solo abitazioni principali) versato da chi ha scelto di pagare in tre rate
- 7 dicembre: saldo a conguaglio con le aliquote nazionali più scelte comunali
Come pagare l'IMU 2012
Il versamento delle rate per l'IMU 2012 si effettua tramite modello F24 o con bollettino postale. Per quanto riguarda i codici tributo per il pagamento dell'Imposta Municipale Unica con F24/2012, bisogna ancora aspettare che l'Agenzia delle Entrate li ufficializzi.
Ma l'IMU interessa, come detto, anche un altro fronte e cioè quello dell'agricoltura. Si prevede, infatti, l'esenzione di stalle, cascine e altri fabbricati rurali strumentali, ma solo per quelli ubicati oltre i 1.000 metri di altitudine.
Invece per quanto concerne i terreni agricoli situati nei Comuni classificati come montani o di collina che finora erano esenti dall'ICI, non pagheranno neppure l'IMU; saranno quindi 5.160 i Comuni totalmente esenti e 540 parzialmente esenti sul totale di circa 8.100 Comuni. Nelle zone pianeggianti si prevede una riduzione d'imposta, fino a 32mila euro di valore, a condizione che i terreni siano “posseduti e condotti” da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali.
Newsletter On. Franco Narducci (PD)
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