Il Senatore Claudio Micheloni ha presentato il 12 aprile 2012 un'interpellanza indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri degli Affari Esteri e dell'Economia e delle Finanze in cui chiede se il Governo intende procedere, e in quali tempi, all'attuazione pratica della revisione integrale della spesa (spending review) del Bilancio dello Stato allo scopo di liberare risorse per interventi di spesa in favore delle politiche rivolte agli italiani all'estero e alla cooperazione allo sviluppo, così fortemente penalizzate dai tagli di questi ultimi anni.
Con l'interpellanza il Senatore chiede, inoltre, al Governo:
- se prevede il richiamo, alla fine dell'anno scolastico 2011-2012, degli insegnanti di ruolo dei corsi di lingua e cultura italiana in missione all'estero ai fini di risparmiare fondi da destinare al finanziamento degli Enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana all'estero che assumono insegnanti in loco;
- se intende ridurre l'indennità di servizio all'estero e destinare i relativi risparmi alle politiche di assistenza diretta e indiretta rivolti ai cittadini italiani residenti all'estero, al funzionamento dei Comites e del CGIE, nonché al rifinanziamento delle Camere di Commercio italiane all'estero e della Cooperazione allo sviluppo;
- se e quando intende predisporre un piano industriale finalizzato alla ristrutturazione del corpo diplomatico e amministrativo che andrebbe a ridurre il personale di ruolo inviato dal MAE e a potenziare quello assunto in loco;
- se intende provvedere, entro il 31 dicembre 2012, alle elezioni per il rinnovamento dei componenti dei Comites e del CGIE, in carica da ben 8 anni, nonostante il mandato sia quinquennale;
- se intende favorire la discussione dei provvedimenti di riforma dei Comites e del CGIE, già approvati dal Senato e all'esame della Camera, e della legge elettorale del collegio estero.
Il Senatore Micheloni aspetta dal Governo una rapida risposta.
Roma, 18 aprile 2012
-In allegato l'interpellanza del Sen. Claudio Micheloni
INTERPELLANZA
Al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Ai Ministri degli affari esteri e dell'economia e delle finanze
Premesso che,
a partire dal 2008, in ragione della necessità di una forte riduzione delle spese del Bilancio dello Stato imposta dalla grave situazione economica e finanziaria nazionale ed internazionale e dagli obblighi comunitari, numerosi capitoli di competenza del Ministero degli affari esteri hanno subito forti tagli;
in conseguenza dei predetti tagli, si registrano forti difficoltà a garantire il pieno funzionamento della rete diplomatico-consolare ed un adeguato livello dei servizi in favore dei cittadini e delle imprese italiane operanti all'estero, così come la tutela e la sicurezza degli italiani all'estero, e l'adempimento delle obbligazioni conseguenti agli accordi ed agli impegni contratti a livello internazionale dal nostro Paese;
per quanto riguarda gli interventi in favore delle comunità italiane nel mondo, essi sono stati gravemente penalizzati, passando da uno stanziamento complessivo di 58,526 milioni di euro nel 2008 a 16,243 nel 2012. In particolare:
- sul versante della Direzione generale degli italiani all'estero e politiche migratorie, i contributi agli organismi istituzionali di rappresentanza degli italiani all'estero che garantiscono il collegamento tra le comunità emigrate e l'Italia, quali i comitati degli italiani residenti all'estero (COMITES), i capitoli 3103 (contributi ai Comites) e 3106 (Contributo per le riunioni annuali Comites) sono passati rispettivamente da 2,709 milioni di euro stanziati nel 2008 a 1,356 milioni di euro nel 2012 e da 189.644 mila euro a 90.423 mila euro;
- il contributo al "CGIE per le spese di funzionamento" (cap. 3131) è passato da 1,89 milioni di euro nel 2008 a 875 mila euro
- sono state ridotte le spese dirette alla tutela ed assistenza dei connazionali e delle collettività italiane all'estero, e dei cittadini dell'Unione europea nei paesi terzi. In tale ambito, i contributi per "Assistenza diretta" (cap. 3121 e poi cap. 1613) sono passati da 21,57 milioni di euro del 2008 a 6,5 milioni di euro nel 2012, mentre i contributi per "Assistenza indiretta" (cap. 3105) sono passati da 1,89 milioni di euro del 2008 a 470 mila euro;
- gli stanziamenti in Bilancio relativi a "spese per le attività informative e culturali" (cap. 3122) sono stati ridotti da 3,08 milioni di euro del 2008 a 562 mila euro nel 2012, mentre i "contributi ad enti gestori per assistenza scolastica (cap. 3153) sono stati ridotti a 6,3 milioni nel 2012 a fronte di 27,1 milioni nel 2008;
Considerato che,
l'articolo 01 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, ha introdotto i principi e i criteri per la revisione integrale della spesa (spending review) del Bilancio dello Stato, allo scopo di comprimere o eliminare le voci di spesa ritenute inutili o non più giustificate;
allo stato attuale sono all'esame del Governo misure per l'attuazione pratica della spending review che dovrebbe portare nei prossimi mesi ad una prima revisione integrale della spesa a carico del Bilancio dello Stato;
nello spirito della necessaria e urgente realizzazione della spending review, e in considerazione della necessità di eliminare sprechi di risorse, numerose voci di spesa a carico del bilancio del Ministero degli affari esteri potrebbero essere adeguatamente ridotte in favore di interventi per il sostegno delle politiche in favore degli italiani all'estero e della cooperazione allo sviluppo;
in tale ambito, appaiono del tutto comprimibili le spese sostenute per gli insegnanti di ruolo che svolgono corsi di lingua e cultura italiana all'estero, per le indennità di servizio all'estero di cui all'articolo 171 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 e per il personale diplomatico, amministrativo dislocato nelle sedi all'estero. Nel complesso una operazione di spending review su queste sole tre voci potrebbe garantire un risparmio di spesa non inferiore a (pari a XY milioni di euro);
Osservato che, nel 2009 erano previste le elezioni per il rinnovo dei membri dei Comites e del CGIE, e che il Governo le ha ha più volte rinviate, fissando da ultimo il termine per lo svolgimento delle medesime al 31 dicembre 2012; per effetto del suddetto mancato rinnovo, gli attuali membri dei Comites risultano in carica dal 2004 e si trovano in una situazione di estrema difficoltà, anche in ragione dei pesanti tagli di risorse destinati al funzionamento di tali comitati, alcuni dei quali già chiuso le loro sedi o prossimi alla chiusura; pur in presenza di tali evidenti difficoltà, i membri dei Comites provvedono, spesso a proprio carico e con spirito di volontariato, a garantire le funzionalità minime per le comunità italiane all'estero ;
Tutto ciò premesso e considerato
Si chiede di sapere dal Governo se intenda procedere e in quali tempi all'attuazione pratica della revisione integrale della spesa a carico del Bilancio dello Stato, allo scopo di liberare risorse per interventi di spesa effettivamente necessari; se intenda provvedere, entro la metà di maggio 2012, a trovare una soluzione alle problematiche dei corsi di lingua e cultura italiana all'estero, individuando a tale scopo le risorse finanziarie da destinare agli enti gestori dei suddetti corsi per la pianificazione del prossimo anno scolastico;
se nell'ambito della revisione integrale della spesa a carico del Bilancio dello Stato intenda: - prevedere il richiamo degli insegnanti di ruolo che svolgono corsi di lingua e cultura italiana all'estero alla fine dell'anno scolastico 2011-2012 e destinare quota parte dei risparmi così realizzati al finanziamento degli Enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana all'estero che utilizzano insegnanti assunti in loco; - ridurre, almeno del 15 per cento, in misura permanente, l'indennità di servizio all'estero di cui all'articolo 171 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 e destinare quota parte dei relativi risparmi di spesa, pari a 54 milioni di euro in ragione di anno, in favore delle politiche di assistenza diretta e indiretta per i cittadini italiani residenti all'estero, delle Camere di Commercio italiane all'estero, per il funzionamento dei Comites e del CGIE, nonché per il rifinanziamento della Cooperazione allo sviluppo di cui alla legge n. 49 del 1987; se intenda predisporre, e in che tempi, un piano industriale del Ministero degli Affari Esteri finalizzato alla ristrutturazione del personale diplomatico, amministrativo dislocato nelle sedi all'estero al fine di raggiungere entro il 31 dicembre 2015 il seguente rapporto: il 20 per cento del personale delle sedi all'estero deve essere composto da diplomatici e amministrativi di ruolo inviati dal MAE, e l'80 per cento rappresentato da personale a contratto assunto in loco; se intenda destinare i maggiori risparmi di spesa prodotti dal provvedimento appena sopra illustrato, ad un apposito fondo istituito presso il MAE che viene ripartito annualmente, in via esclusiva, in misura pari all'80 per cento in favore dei servizi decentrati e della rete consolare all'estero, e per la restante quota a favore degli obiettivi di miglioramento della spesa pubblica; se intenda provvedere, entro il 31 dicembre 2012, allo svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei componenti dei Comites e del CGIE, individuando a tal fine le risorse necessarie; se intenda favorire la ripresa della discussione dei provvedimenti di riforma dei Comites e del CGIE, già approvati dal Senato e all'esame della Camera, nonché favorire l'iter di riforma della legge elettorale del collegio estero, attualmente in discussione al Senato della Repubblica, al fine di armonizzare i due sistemi elettorali.
MICHELONI
Al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Ai Ministri degli affari esteri e dell'economia e delle finanze
Premesso che,
a partire dal 2008, in ragione della necessità di una forte riduzione delle spese del Bilancio dello Stato imposta dalla grave situazione economica e finanziaria nazionale ed internazionale e dagli obblighi comunitari, numerosi capitoli di competenza del Ministero degli affari esteri hanno subito forti tagli;
in conseguenza dei predetti tagli, si registrano forti difficoltà a garantire il pieno funzionamento della rete diplomatico-consolare ed un adeguato livello dei servizi in favore dei cittadini e delle imprese italiane operanti all'estero, così come la tutela e la sicurezza degli italiani all'estero, e l'adempimento delle obbligazioni conseguenti agli accordi ed agli impegni contratti a livello internazionale dal nostro Paese;
per quanto riguarda gli interventi in favore delle comunità italiane nel mondo, essi sono stati gravemente penalizzati, passando da uno stanziamento complessivo di 58,526 milioni di euro nel 2008 a 16,243 nel 2012. In particolare:
- sul versante della Direzione generale degli italiani all'estero e politiche migratorie, i contributi agli organismi istituzionali di rappresentanza degli italiani all'estero che garantiscono il collegamento tra le comunità emigrate e l'Italia, quali i comitati degli italiani residenti all'estero (COMITES), i capitoli 3103 (contributi ai Comites) e 3106 (Contributo per le riunioni annuali Comites) sono passati rispettivamente da 2,709 milioni di euro stanziati nel 2008 a 1,356 milioni di euro nel 2012 e da 189.644 mila euro a 90.423 mila euro;
- il contributo al "CGIE per le spese di funzionamento" (cap. 3131) è passato da 1,89 milioni di euro nel 2008 a 875 mila euro
- sono state ridotte le spese dirette alla tutela ed assistenza dei connazionali e delle collettività italiane all'estero, e dei cittadini dell'Unione europea nei paesi terzi. In tale ambito, i contributi per "Assistenza diretta" (cap. 3121 e poi cap. 1613) sono passati da 21,57 milioni di euro del 2008 a 6,5 milioni di euro nel 2012, mentre i contributi per "Assistenza indiretta" (cap. 3105) sono passati da 1,89 milioni di euro del 2008 a 470 mila euro;
- gli stanziamenti in Bilancio relativi a "spese per le attività informative e culturali" (cap. 3122) sono stati ridotti da 3,08 milioni di euro del 2008 a 562 mila euro nel 2012, mentre i "contributi ad enti gestori per assistenza scolastica (cap. 3153) sono stati ridotti a 6,3 milioni nel 2012 a fronte di 27,1 milioni nel 2008;
Considerato che,
l'articolo 01 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, ha introdotto i principi e i criteri per la revisione integrale della spesa (spending review) del Bilancio dello Stato, allo scopo di comprimere o eliminare le voci di spesa ritenute inutili o non più giustificate;
allo stato attuale sono all'esame del Governo misure per l'attuazione pratica della spending review che dovrebbe portare nei prossimi mesi ad una prima revisione integrale della spesa a carico del Bilancio dello Stato;
nello spirito della necessaria e urgente realizzazione della spending review, e in considerazione della necessità di eliminare sprechi di risorse, numerose voci di spesa a carico del bilancio del Ministero degli affari esteri potrebbero essere adeguatamente ridotte in favore di interventi per il sostegno delle politiche in favore degli italiani all'estero e della cooperazione allo sviluppo;
in tale ambito, appaiono del tutto comprimibili le spese sostenute per gli insegnanti di ruolo che svolgono corsi di lingua e cultura italiana all'estero, per le indennità di servizio all'estero di cui all'articolo 171 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 e per il personale diplomatico, amministrativo dislocato nelle sedi all'estero. Nel complesso una operazione di spending review su queste sole tre voci potrebbe garantire un risparmio di spesa non inferiore a (pari a XY milioni di euro);
Osservato che, nel 2009 erano previste le elezioni per il rinnovo dei membri dei Comites e del CGIE, e che il Governo le ha ha più volte rinviate, fissando da ultimo il termine per lo svolgimento delle medesime al 31 dicembre 2012; per effetto del suddetto mancato rinnovo, gli attuali membri dei Comites risultano in carica dal 2004 e si trovano in una situazione di estrema difficoltà, anche in ragione dei pesanti tagli di risorse destinati al funzionamento di tali comitati, alcuni dei quali già chiuso le loro sedi o prossimi alla chiusura; pur in presenza di tali evidenti difficoltà, i membri dei Comites provvedono, spesso a proprio carico e con spirito di volontariato, a garantire le funzionalità minime per le comunità italiane all'estero ;
Tutto ciò premesso e considerato
Si chiede di sapere dal Governo se intenda procedere e in quali tempi all'attuazione pratica della revisione integrale della spesa a carico del Bilancio dello Stato, allo scopo di liberare risorse per interventi di spesa effettivamente necessari; se intenda provvedere, entro la metà di maggio 2012, a trovare una soluzione alle problematiche dei corsi di lingua e cultura italiana all'estero, individuando a tale scopo le risorse finanziarie da destinare agli enti gestori dei suddetti corsi per la pianificazione del prossimo anno scolastico;
se nell'ambito della revisione integrale della spesa a carico del Bilancio dello Stato intenda: - prevedere il richiamo degli insegnanti di ruolo che svolgono corsi di lingua e cultura italiana all'estero alla fine dell'anno scolastico 2011-2012 e destinare quota parte dei risparmi così realizzati al finanziamento degli Enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana all'estero che utilizzano insegnanti assunti in loco; - ridurre, almeno del 15 per cento, in misura permanente, l'indennità di servizio all'estero di cui all'articolo 171 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 e destinare quota parte dei relativi risparmi di spesa, pari a 54 milioni di euro in ragione di anno, in favore delle politiche di assistenza diretta e indiretta per i cittadini italiani residenti all'estero, delle Camere di Commercio italiane all'estero, per il funzionamento dei Comites e del CGIE, nonché per il rifinanziamento della Cooperazione allo sviluppo di cui alla legge n. 49 del 1987; se intenda predisporre, e in che tempi, un piano industriale del Ministero degli Affari Esteri finalizzato alla ristrutturazione del personale diplomatico, amministrativo dislocato nelle sedi all'estero al fine di raggiungere entro il 31 dicembre 2015 il seguente rapporto: il 20 per cento del personale delle sedi all'estero deve essere composto da diplomatici e amministrativi di ruolo inviati dal MAE, e l'80 per cento rappresentato da personale a contratto assunto in loco; se intenda destinare i maggiori risparmi di spesa prodotti dal provvedimento appena sopra illustrato, ad un apposito fondo istituito presso il MAE che viene ripartito annualmente, in via esclusiva, in misura pari all'80 per cento in favore dei servizi decentrati e della rete consolare all'estero, e per la restante quota a favore degli obiettivi di miglioramento della spesa pubblica; se intenda provvedere, entro il 31 dicembre 2012, allo svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei componenti dei Comites e del CGIE, individuando a tal fine le risorse necessarie; se intenda favorire la ripresa della discussione dei provvedimenti di riforma dei Comites e del CGIE, già approvati dal Senato e all'esame della Camera, nonché favorire l'iter di riforma della legge elettorale del collegio estero, attualmente in discussione al Senato della Repubblica, al fine di armonizzare i due sistemi elettorali.
MICHELONI
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