Circondato dai quadri della mostra „Uomo & Legge“, compreso il crocifisso di Cranach, si è tenuto, il 15 marzo scorso nella Kreuzkirche di Hannover, il 2° Concilio delle donne, sulla giustizia „al femminile“.
Gli uomini spesso parlano di giustizia e si perdono nella ricerca di macro-pianificazioni, ingegneria sociale, nuove teorie distribuitive, insomma da ragione materiale e tecnica.
E poi tocca alle donne dover ristabilire l’equilibrio, la pace e l’armonia e qualche volta arrivano anche troppo tardi, quando ragione di stato, mercato, pubblicità hanno già fatto il loro gioco. E le donne sono quelle che, dovendo compensare mancanze sempre più grandi e diffuse della società attuale, e a far sempre „da pompiere“ rischiano anche di ammalarsi.
La premura e la prevenzione sono le forme della giustizia al femminile. Si realizzano con resilienza, conservazione dei beni comuni e invenzione di nuove pratiche sociale e politiche.
Ospite di spicco la Prof. Michelina Borsari che nel 2001 ha dato vita ad una serie di eventi unici: il Festival di Filosofia di Modena e la relativa piattaforma europea. Ha affermato che esso nasce dalla caduta del muro di Berlino, dalla sconfitta dell’Eurocentrismo, dalla necessità di superare provincialismo e formare una nuova coscienza europea, che nasce dalla „ragione impura“ la ragione connettiva piuttosto che disgiuntiva (e per questo femminile), ragione impura che prepone la polis al logos.
E’ seguita un’esposione di immagini delle piazze modenesi stracolme, che conferma la scelta di Hannover di seguire questo esempio italiano e perché no: femminile.
Notevoli anche gli interventi delle altre relatrici che hanno arricchito il discorso sul bene comune del sapere analizzandone singoli aspetti come: la fiducia e il diritto, la donna e la giustizia nel vecchio testamento, uomo e animale, e le malattie della società.
Assunta Verrone
Referente Cultura
COMITES Hannover
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