19 nov 2012

ESISTENZA IN VITA: IMPEGNO ANNUALE/ LA NUOVA CAMPAGNA DA FINE NOVEMBRE



ROMA\ aise\ - Inizierà a fine novembre la nuova campagna Inps per certificare l’esistenza in vita dei pensionati italiani residenti all’estero. I moduli dovranno essere riconsegnati entro aprile 2013. 
 Ad anticipare l’avvio della campagna 2012-2013 è il Sindacato dei pensionati della Cgil, che dedica all’esistenza in vita l’apertura dell’ultimo numero di "SpInternazionale".


Certificare l’esistenza in vita, vi si legge, è "una pratica che ha spesso comportato problemi, in particolare per i residenti in aree periferiche, lontani dai centri di assistenza dei Consolati o degli Uffici di patronato, ma anche per coloro con problemi di salute, ricoverati o non autosufficienti.
Segnalazioni e proteste che hanno spinto l’Inps e la Citibank a cercare soluzioni che potessero facilitare le procedure, sia accogliendo modulistiche diverse dalla propria, purché rilasciate da enti pubblici e riconosciuti, sia ampliando i soggetti titolati alla certificazione, ma escludendo purtroppo ancora i patronati.
Altra decisione è stata quella di consolidare la tempistica di pratiche che andranno ripetute ogni anno nello stesso periodo. Come già nel 2011, anche in questo 2012, a fine novembre, saranno spedite le buste che avviano la procedura e a cui gli interessati dovranno adempiere entro l’aprile 2013.
E così per gli anni futuri. Si cerca cioè anche in questo modo di ridurre e circoscrivere l’area che vede ancora migliaia di percettori di pensione italiana all’estero non dare notizia di sé, o certificare molto tardivamente la propria esistenza in vita.
Interventi più radicali, come lo spostamento del pagamento di una mensilità alla Western Union, un’agenzia internazionale che paga solo se a riscuotere ai suoi sportelli si presenta l’interessato, pur con diversi problemi, hanno dato alcuni risultati.
La nuova campagna per l’esistenza in vita dovrebbe perciò rappresentare un passaggio decisivo verso una normalizzazione di procedure e pagamenti che negli ultimi anni hanno comportato molti disagi alla parte più anziana della nostra emigrazione, già esposta alle difficoltà della lontananza e delle leggi del Paese di residenza, spesso portatore a sua volta di problemi come nel caso della recente “pesificazione” argentina.
Anche per questo dall’anno prossimo dovrebbe essere definitivamente abolito il pagamento delle pensioni estere tramite spedizione di assegno, forma superata e soggetta ai rischi dei diversi servizi postali. Coloro che ancora lo ricevono saranno perciò invitati ad aprire un conto corrente o a recarsi agli sportelli bancari dove potranno ritirare la loro pensione". (aise)

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