Mercoledì 7 novembre si è tenuto presso la sede del Governo tedesco un dialogo politico per l’integrazione chiamato in vita dal Ministro dr. Maria Böhmer a cui sono stati invitati i rappresentanti delle maggiori organizzazioni di stranieri operanti in Germania e riconosciute ufficialmente dal Governo come tali. Tra questi anche Giuseppe Scigliano in rappresentanza dell’intercomites Germania.
All’ordine del giorno diversi punti tra cui:
La cultura del benvenuto, corsi per l’ integrazione, corsi di tedesco per lavoratori, mediazione di lavoro, comunicazione da parte del ministero della giustizia sulle indagini a proposito degli attentati fatti dal gruppo di estrema destra NSU.
Il ministro Böhmer apre la seduta mettendo in risalto i seguenti punti che dal 2006 in poi sono stati trattati in modo particolare:
La Lingua tedesca negli asili; l’integrazione scolastica; la Formazione; il plurilinguismo; la Formazione professionale (deficitaria) dei giovani stranieri fino a 35 anni.
Nella scuola emerge principalmente la carenza linguistica ed anche quella della lingua materna. Questi temi verranno discussi, insieme anche all’integrazione ed all’aggiornamento professionale, il 14 novembre dal Governo. Per verificare i risultati ottenuti, il Cancelliere Angela Merkel riunirà nuovamente il prossimo anno, il forum per l’integrazione.
Si è discusso sul riconoscimento dei titoli di studio e si è appreso che dal primo aprile fino ad oggi, sul sito creato, sono state lette più di 5 milioni di pagine da circa 180.000 visitatori provenienti anche da fuori della Germania. Le richieste di riconoscimento sono state 1.500 di cui 270 accettate dalle autorità competenti.
La camera di commercio (IHK) ha riconosciuto in toto i titoli nella gastronomia ma ci sono problemi per alcuni titoli di studio tipo Architetti, insegnanti, etc. provenienti da paesi extra UE.
La causa principale è da ricercare nelle decisioni che assumono le regioni che sono sovrane su tale materia. La prima ad avere approvato una legge in tale direzione è Amburgo.
E´stata messa in evidenza la carenza delle strutture di consulenza a favore dei nuovi arrivati perché quasi sempre solo in lingua tedesca. I fondi europei per l’integrazione sono destinati solo per gli extracomunitari e non per i cittadini europei i quali, a partire dal 1968, hanno sul lavoro gli stessi diritti dei tedeschi. Comunque la disposizione è che i comunitari, possono partecipare ugualmente ai corsi per l’integrazione a condizione che vi siano posti liberi. In genere l’offerta, è così grande che consente di prendere tutti.
È stato inoltre evidenziato che in Europa cambia continuamente la situazione demografica del mondo del lavoro, per cui i corsi di lingua tedesca sono principalmente riservati per chi intende lavorare ed i costi sono coperti dal BAMF.
Presso l’ufficio di collocamento, si sta istituendo un nuovo reparto: il “Servizio internazionale per il personale” e si sta coinvolgendo a tale riguardo le competenti Direzioni UE per la creazione dei posti di apprendistato.
Il Ministro Annette Schavan incontrerà a dicembre i suoi colleghi europei per affrontare questo fenomeno.
Questi i problemi attualmente allo studio e per i quali il Governo sta cercando soluzioni.
Nel prendere la parola, Scigliano ha messo in risalto il pericolo dello sfruttamento dei nuovi emigranti, spesso anche ad opera dei propri connazionali. Ha messo in risalto che questi soggetti, diversamente dal passato, giungono in possesso di titolo di studio anche elevato (laurea). Con essi spesso giungono anche le famiglie e questo comporta che si debbano fissare nuove regole e aiuti europei tesi a sostenere questa nuova immigrazione, in particolare a favore dell’integrazione dei bambini nuovi arrivati. Questi, non trovano strutture sociali idonee ad accoglierli e la mancanza della lingua ne ritarda l’inserimento scolastico. Spesso sono isolati ed i corsi di lingua materna potrebbero essere un utile strumento per evitarne la duplice ghettizzazione.
I cittadini che sono costretti a muoversi non devono essere lasciati soli. Serve necessariamente un vademecum europeo.
Per quanto riguarda il riconoscimento dei titoli di studio, ha chiesto al Governo di fare pressioni nei confronti delle regioni che hanno la competenza in questo settore. Ha fatto notare altresì la stranezza che solo pochi abbiano fino ad oggi ottenuto il riconoscimento del proprio titolo di studio.
Dopo la pausa del pranzo i lavori sono ripresi ed è stato analizzato il fenomeno dell’estrema destra in Germania ed in particolar modo i 10 omicidi consumati dal gruppo terroristico NSU. Il Segretario di Stato del ministero degli interni Dr. Ole Schröder esprime parole di cordoglio per le vittime e per i familiari. Ricorda i punti salienti dell’inchiesta partita il giorno 11.11.11 e mette in risalto i limiti della struttura federale. Si è cercato di spiegare ai presenti, l’increscioso avvenimento della distruzione per errore, degli atti dell’estrema destra di alcuni anni perché ormai troppo indietro nel tempo e per l’osservanza della normativa tedesca. Tuttavia è stato comunicato ufficialmente che gli atti sono stati ricostruiti nella quasi totalità.
Nel prendere la parola scigliano ha manifestato i sentimenti di solidarietà della collettività italiana alle vittime. Ha soggiunto tuttavia che non si è meravigliato di questi attentati dell’estrema destra, perché in Germania essa è un forte movimento nonostante la sua pericolosità. Purtroppo, in tutto il mondo esistono queste frange e spesso sottovalutate da tutti i Governi interessati.
La cancellazione dei dati, seppure erronea, non viene vista dalla collettività come una banalità alimentando sfiducia verso le istituzioni. La domanda che ci si pone è se questa banalità non finisca per coprire le teste di questa organizzazione ed i vari collegamenti. È inammissibile credere che ad organizzare questo massacro, siano stati 3 persone di cui due già sottoterra, uccisi dal terzo che dovrebbe adesso rispondere di tutto. Dobbiamo veramente credere che abbiamo sconfitto il terrorismo di destra con la cattura di questa terrorista “Beate Zschäpe”?
Il Ministro Böhmer dice che è interesse comune che si faccia chiarezza e che si deve imparare dagli errori commessi.
Le organizzazioni presenti, nei loro interventi fanno presente che credono nella democrazia dello Stato tedesco e pregano i politici a prendere sul serio questo fenomeno che mette paura.
Che ci siano stati degli errori è una realtà ma non sembra che ci sia una volontà politica per sconfiggere questo fenomeno.
La riunione termina alle ore 15,00
Giuseppe Scigliano
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