(NoveColonne ATG) Roma - Arrivare alla scadenza
naturale della legislatura e alle elezioni in primavera con nuove regole: è il
nuovo monito rivolto alle forze politiche dal presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, in occasione della cerimonia celebrativa del 150°
anniversario dell'istituzione della Corte dei Conti che si è svolta al
Quirinale.
“C’è materia assai rilevante per l’impegno del governo e del
Parlamento di qui alla scadenza naturale della legislatura – sono state le
parole del capo dello Stato -. Una scadenza sufficientemente vicina per
consentire alle forze politiche di prepararsi a riassumere pienamente il loro
ruolo nella vita istituzionale, sottoponendo liberamente al corpo elettorale -
sulla base di nuove regole - le loro diversificate analisi e piattaforme
programmatiche. Una scadenza, per la conclusione della legislatura e del
settennato presidenziale, tale da suggerire ancora un’ampia e operosa
assunzione di responsabilità in vista delle sfide che sono davanti all’Italia e
all'Europa”. Napolitano si è quindi soffermato sul ruolo della Corte dei Conti,
rilevando l’importanza dell'argomento citato nell’intervento di Giuliano Amato
“a supporto della piena sostenibilità costituzionale dell’estensione dei
controlli della Corte a tutte le sfere nelle quali ‘ci si avvalga con
continuità e ordinarietà di risorse finanziarie pubbliche’. È questo anche – sottolinea
Napolitano - un contributo di riflessione che si offre al Parlamento impegnato
nell’esame del decreto-legge n.174 e del disegno di legge costituzionale di
parziale revisione del Titolo V della Carta”. Napolitano ha poi raccolto i
riferimenti del presidente della Corte Luigi Giampaolino al contesto europeo,
nel quale “si è già collocata la riforma dell’articolo 81 della Costituzione,
imperniata sulla regola del pareggio di bilancio. Non si è forse ancora ben
apprezzata l’importanza di quella riforma e delle sue implicazioni in materia
di controllo della finanza pubblica e quindi di ruolo della Corte dei Conti. In
quella scia si muovono ora i provvedimenti da me citati all’esame del
Parlamento. Abbiamo indirizzato su questo terreno e ci accingiamo a indirizzare
un valido messaggio e contributo all'Europa, nel segno del necessario,
conseguente avanzamento del processo di integrazione. L’Italia – spiega il capo
dello Stato - non si è limitata a sottoscrivere intese come quelle sancite nel
cosiddetto Six Pack e nel Fiscal Compact, ma mostra come si debba e possa
lavorare per rendere concreta e operante, in modo trasparente e con metodo
democratico, una nuova disciplina di bilancio comune, condizione indispensabile
per l’avvio di una nuova prospettiva di sviluppo economico e sociale
sostenibile”. L’appello del presidente della Repubblica per arrivare alla
scadenza naturale della legislatura e per riformare la legge elettorale trova
piena condivisione nel Pd: “Noi siamo sempre d’accordo con il presidente” afferma
il segretario Pierluigi Bersani. Dal Pdl, invece, Sandro Bondi afferma che
“ormai è venuto il momento che Napolitano si esprima attraverso la forma
costituzionalmente corretta del messaggio alle Camere piuttosto che tramite un
florilegio di richiami di carattere politico, l'ultimo dei quali riguardante la
legge elettorale”.
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