Ecco finalmente i primi risultati raccolti tramite il questionario Keep in Touch pubblicato sul nostro sito e relativo ad un'articolata indagine effettuata sugli umbri emigrati all'estero.
Pubblicato il 18 Luglio 2012, esso ha riscosso un grande interesse, testimoniato dal numero di persone che hanno risposto, ben 100, comprese in un range di età molto ampio che ha abbracciato interlocutori fra i 19 e i 70 anni.
L'età media di coloro che hanno partecipato al questionario si è attestata su di un valore "giovane" di 36 anni, probabilmente legato anche alla maggiore informatizzazione della fascia under 40.
Fra i rispondenti, la stragrande maggioranza, ben l'83%, ha origine umbra. Di questi, ben il 52% è nato nella nostra regione, mentre il 25% è umbro per discendenza e il 23% lo è divenuto per residenza.
Un'analisi dei Paesi da cui vi è stata maggiore rispondenza al questionario vede all'apice due tra le mete preferenziali delle rotte migratorie italiane negli ultimi decenni: Argentina (18%) e Belgio (18%). In seconda battuta segue la risposta da parte di emigrati dal Brasile (10%) e dalla Germania (6%).
Non si nota grande differenza fra sessi, in quanto a rispondere sono stati per il 57% uomini e per il 43% donne.
Interessante è, invece, notare che fra gli emigrati che hanno risposto, il 40% ha un titolo di studio piuttosto alto (dottorato, master e specializzazione), frutto forse non solo di una loro alta informatizzazione ma anche, presumibilmente, del fatto che negli ultimi anni la spinta all'emigrazione non è più dovuta solamente alla necessità di sopravvivere in Paesi con maggiori opportunità lavorative legate alla richiesta di semplice manodopera, ma anche e soprattutto all'esigenza di perfezionare e mettere a frutto i propri studi universitari, non altrettanto valorizzati in Italia. A seguire, il 32% dei rispondenti possiede una laurea triennale e/o magistrale, mentre il 18% un diploma di scuola media superiore.
Relativamente ai contratti di lavoro che i rispondenti hanno dichiarato avere nei Paesi che li ospitano, sono maggiori quelli a tempo indeterminato (23%) che determinato (18%), anche se questo dato rientra in una valutazione più ampia relativa al significato effettivo che tale terminologia possiede in ogni singolo Paese.
Notevole ed importante è, invece, il dato relativo alla % di disoccupati fra i rispondenti che è solamente del 2%.
Altro dato da sottolineare è la volontà, da parte del 51% dei rispondenti, di tornare a vivere in Umbria possibilmente, per il 53% degli stessi, per creare un'impresa sul territorio regionale.
A breve, saranno ufficializzati ulteriori dati estrapolati dal medesimo questionario.
Comunichiamo, inoltre, che presto sarà pubblicato sul portale www.brainbackumbria.eu l'Avviso Pubblico relativo al Progetto Brain Back Umbria - "CONCORSO DI IDEE IMPRENDITORIALI FINALIZZATO A FAVORIRE IL RIENTRO DEGLI EMIGRATI UMBRI NEL TERRITORIO REGIONALE ATTRAVERSO LO START UP D'IMPRESA DI LAVORO AUTONOMO", cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) nell'ambito del Programma Operativo Regionale (POR) Umbria FSE "Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione" 2007-2013.
L'iniziativa intende valorizzare le capacità culturali e professionali di coloro i quali hanno maturato esperienze di studio o lavoro all'estero e che intendano ritornare ed avviare un'attività imprenditoriale in Umbria.
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