31 mag 2013

Il Presidente del Comites Giuseppe Scigliano, in rappresentanza dell'Intercomites Germania, partecipa al VI. Forum per l’integrazione convocato dalla Cancelliera Angela Merkel




Martedì 28 maggio La Cancelliera Angela Merkel ha convocato a Berlino il sesto Forum per l’Integrazione a cui hanno preso parte  tantissimi parlamentari ,diversi Ministri, alcuni presidenti di regioni, alcuni sindaci, il Vicecancelliere Philipp Rösler , tantissime personalià tra cui Dieter Hundt ( presidente della federazione dei datori di lavoro tedeschi),  Martin Wansleben (presidente della camera dell’industria e del commercio tedesco), Michael Sommer (Presidente dei sindacati tedeschi), Heinrich Alt ( membro del consiglio di presidenza degli uffici di collocamento tedeschi), tantissime personalità del mondo imprenditoriale e direttori dei media tedechi, Segretari di Stato e gli esponenti di rappresentanza delle maggiori organizzazioni presenti sul territorio tra cui il sottoscritto in rappresentanza dell’intercomites Germania.
In mattinata, dalle ore 11,00 alle ore 12,00 la Cancelliera Merkel ed il Ministro per l’integrazione  Prof. Dr. Maria Böhmer hanno incontrato solamente i rappresentanti delle organizzazioni  straniere.
In apertura il Ministro Böhmer ha comunicato che, a pochi mesi dalle elezioni del Parlamento tedesco, si vuole presentare i primi risultati del Piano d’Azione .
Diversi i punti che sono stati trattati tra cui
-         Mercato del lavoro
-         Partecipazione sociale
-         Emigranti e pubblico impiego
-         Imprenditori con passato migratorio
-         Apprendimento della lingua tedesca per i nuovi arrivati compresi quelli dell’unione europea (corsi adeguati e basati sul linguaggio professionale degli utenti)
-         Riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero .
-         Fino a questo momento (solo sei Regioni hanno varato delle leggi in materia)
-         Il terrorismo della destra radicale
-         Anche il razzismo è stato citato ed a livello europeo è stato portato come esempio quanto accade al Ministro italiano dell’integrazione Cécile Kyenge.
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La Cancelliera  Merkel è arrivata  verso  le 11,15 ed ha ringraziato tutti per il buon lavoro fatto. Ha messo in risalto che il processo d’integrazione è durevole nel tempo e non si risolve con una sola legge. Dalla riunione si aspetta idee e proposte che tendono ad accelerare questo processo che mira in primo luogo all’inclusione dei cittadini stranieri che  vivono  in Germania.
A proposito della disoccupazione giovanile in Europa, ha riferito che ha già avuto incontri con alcuni capi di Governo di alcune nazioni che hanno sotto controllo questo fenomeno ( tra  queste Svezia e Austria )e che il tre di luglio incontrerà i capi di Governo accompagnati dai dirigenti nazionali degli uffici di collocamento delle nazioni in cui la disoccupazione giovanile è preoccupante (tra queste Spagna, Grecia , Portogallo ed Italia).
La prima fase della riunione è terminata alle ore 12,00 con una foto di gruppo.
Dopo il momento conviviale, alle ore 13,00 è ripresa la riunione in Plenum, dove, oltre ad essere nuovamente trattati ed approfonditi gli argomenti precedenti,  sono stati riportati alcuni dati che mettono in risalto  i primi risultati del Piano d’Azione varato nel 2012.
A tale incontro sono  stati invitati dalla Cancelliera Merkel 120 personalità che hanno partecipato a stilare e realizzare il Piano d’Azione.
Presenti quindi, oltre a quelli citati sopra, i rappresentanti di spicco del Governo, delle Regioni, dei Comuni, delle federazioni, dell’ economia, dei sindacati, dello sport, della Cultura, dei Media, della religione e di trenta organizzazioni di emigranti tra cui l’Intercomites.
Al centro di questo forum è stato messo  principalmente in evidenza  “ l’ integrazione nel mercato del lavoro attraverso la lingua e la qualificazione.
È emerso che molti datori di lavoro oggi chiedono competenze interculturali  ed assumono senza problemi le persone che posseggono i requisiti richiesti.
Il Ministro Böhmer ha messo a conoscenza che tante sono ancora le cose da fare in quest’ambito  ma è ben lieta di comunicare i progressi ottenuti in questi ultimi anni. Tra questi:
-         Formazione
Su tutti i fronti vistosi miglioramenti, sono diminuiti i giovani  con passato migratorio che non conseguono un titolo di studio e sono aumentati coloro che frequentano il ginnasio ;
-         Mercato del lavoro
La disoccupazione tra gli immigrati che nel 2005 era del 18,1% è scesa al 9,6% nel 2011. Rimane pur sempre il divario con i tedeschi;
-         Imprenditori con passato migratorio
Il numero è aumentato dal 2005 al 2011 del 28%. Oggi ci sono 726.000 imprese che producono ricchezza e nello stesso tempo occupazione (circa 5 milioni di posti di lavoro).
-         Qualifiche e titoli di studio
Il Parlamento ha varato la legge per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero ed è entrata in vigore il 1. Aprile del 2012. Solo sei regioni hanno però sviluppato ed approvato un loro regolamento. Si auspica che anche le altre facciano al più presto la stessa cosa.
Philipp Rösler ( vicecancelliere) tra le altre cosepone la questione di come integrare i nuovi arrivati dall’unione europea. 
Michael Sommer (Presidente dei sindacati tedeschi) ha messo in rilievo che è importantissima la Cultura del Benvenuto ma che altrettanto importante la cultura di chi sta in Germania e non deve essere dimenticato.
Ha parlato della nuova emigrazione dell’Unione Europea e dei lavoratori stagionali che spesso sono sfruttati. Questi non sono attualmente tutelati e devono necessariamente essere messi in condizione di poter reclamare i propri diritti.
Dieter Hundt ( presidente della federazione dei datori di lavoro tedeschi) ha fatto notare che in Germania vengono spesi 50 miliardi di Euro l’anno per la formazione professionale e che malgrado ciò gli stranieri sono sottorappresentati. Ha detto altresì che il 18% dei lavoratori sono di origine straniera e spesso le competenze interculturali possono essere portatori di capitali di capitali perché fungono da ponte con i paesi d’origine.

Diversi sono stati gli interventi da cui sono emersi  altri  punti che devono  essere necessariamente trattati in futuro. Tra questi:
-         Rimozione degli ostacoli che attualmente rendono difficile l’accesso ai prestiti presso le banche da parte degli imprenditori con passato migratorio;
-         La conferenza Islamica
-         Maggiore occupazione degli stranieri nel pubblico impiego
-         Offerta dei corsi di lingua non solo per gli extracomunitari ma anche e soprattutto per i cittadini dell’unione europea.
-         1,5 milioni di stranieri non sono in possesso di qualifica professionale.
-         Come integrare i giovani che non hanno un titolo di studio
La riunione è terminata alle ore 15,00

1 commento:

  1. Che incontro ricco.

    Dimostra però anche il fatto che l'interesse economico gioca un ruolo centrale in questa apertura all'immigrato, riconosciuto (tra l'altro: finalmente) come portatore di ricchezza.
    Una conseguenza positiva di questo sistema che comunque non riconosce la centralità dell'uomo di per sé, che assume piuttosto la sua legittimità nello svolgimento della sua funzione produttiva.

    Saluti a tutti e buon lavoro

    Luisa Conti

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