(NoveColonne
ATG) Roma - All’Unione europea è stato conferito il Premio Nobel per la Pace
per aver “contribuito all’avanzamento della pace e della riconciliazione, della
democrazia e dei diritti umani in Europa”. “Oggi una guerra tra Germania e
Francia sarebbe impensabile – si legge nel comunicato del premio -, ciò
dimostra che con la reciproca fiducia nemici storici possono diventare partner.
La caduta del Muro ha reso possibile l'ingresso dei Paesi dell'Europa centrale
e orientale”, così “come la riconciliazione nei Balcani e il possibile ingresso
della Turchia rappresentano un passo verso la democrazia”. In una nota il
presidente della Commissione europea José Manuel Barroso sottolinea che “il
premio è il giusto riconoscimento per un progetto unico portato avanti
dall’Europa per il bene dei propri cittadini e del mondo intero”. Il presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano afferma invece che “il conferimento del
Premio Nobel per la pace alla Unione Europea pone in massima evidenza, con il
più alto degli omaggi, una semplice grande verità storica: semplice ma
piuttosto trascurata col passare degli anni, e non abbastanza presente soprattutto
nella coscienza delle nuove generazioni. La verità è che l'integrazione europea
è nata innanzitutto come progetto di pace. Il suo presupposto, se si vuole il
suo punto di partenza è stato la conciliazione tra Francia e Germania affinché
nel cuore dell'Europa – già focolaio di due devastanti guerre mondiali – si
creassero le condizioni per una convivenza pacifica e operosa fra gli Stati e
le nazioni”.
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