12 ott 2012

PD, SCONTRO TRA D’ALEMA E RENZI



(NoveColonne ATG) Roma - Ancora acque agitate nel Pd: “Renzi si farà male”, avrebbe detto Massimo D’Alema secondo indiscrezioni de La Stampa (poi smentite). E il sindaco di Firenze passa al contrattacco: “Il presidente del Copasir dice a un avversario politico, che peraltro fa parte del suo partito, che si farà del male? Spero che D’Alema smentisca queste frasi, spero che non le abbia dette, c'è un che di allusivo e intimidatorio che non capisco”, ha commentato il candidato alle primarie nel videoforum di Repubblica Tv condotto da Massimo Giannini.
“Quello che più mi stupisce di D’Alema - ha proseguito Renzi – è che dice che non vuol mollare e così facendo non credo faccia un bel servizio a Bersani. D’Alema la sua occasione per cambiare il Paese l'ha avuta... Se vinco le primarie a questi signori dico grazie e arrivederci”. Renzi è tornato anche su un’altra questione sollevata dalle parole attribuite a D’Alema: “La settimana scorsa Renzi – avrebbe detto l’ex premier – è andato a Sulmona, in jet privato da Ciampino, poi su una Mercedes. In camper c’è salito alle porte di Sulmona, ma quando è arrivato in piazza, tutti ad applaudire il giovane ribelle che altro che auto blu, lui viaggia in camper”. Secca la risposta di Renzi: “Ho pagato di tasca mia un volo per andare al funerale di Piero Luigi Vigna, che è un pezzo di storia di Firenze, e non avevo altra possibilità che fare 40 minuti di volo”. Tornando alle primarie, il sindaco di Firenze ha chiarito che “se io non mi fossi candidato non avrebbero mai fatto le regole per le primarie. Se non avessimo accelerato non avremmo fatto un favore al Pd”. Se oggi il partito è in crescita nei sondaggi, ha aggiunto, “è perché stiamo facendo una discussione che riempie le piazze e i teatri”. Quanto alla deroga allo statuto sul limite dei tre mandati, Massimo D’Alema e Rosy Bindi dovrebbero per Renzi “riporla nella vaschetta. Chi vince rappresenta il Pd, non è che noi vinciamo ma il Pd è un’altra cosa. Non è che il giorno dopo il gruppo dirigente dice che si continua allo stesso modo: non penserete mica che facciamo le primarie, si sconfigge questo gruppo dirigente, e poi D’Alema e la Bindi hanno la deroga”. Anche perché, ha attaccato, “la vecchia classe dirigente Pd ci ha regalato vent’anni di berlusconismo. Dov’era D’Alema quando si mandava a casa il governo Prodi? A fare l’inciucio con Cossiga e Mastella che è stato l’origine di tutti i guai dell’Ulivo”.

Nessun commento:

Posta un commento