22 feb 2013

SOLO IL 36% DEI CITTADINI CONOSCE I DIRITTI DERIVANTI DALL’UNITA’ EUROPEA



(NoveColonne ATG) Bruxelles - L’81% dei residenti nei Paesi dell’Unione europea sa di essere cittadino dell’Ue, oltre ad esserlo del proprio paese, ma solo il 36% ritiene di essere ben informato sui diritti che derivano da questa condizione. La maggioranza degli europei conosce i propri diritti in fatto di libera circolazione (88%) e petizione presso le istituzioni dell’Unione (89%), mentre i due terzi (67%) pensa che la libera circolazione delle persone all’interno dell’Ue sia vantaggiosa per il proprio paese dal punto di visto economico.
Lo rivela una nuova indagine Eurobarometro, pubblicata dalla Commissione europea: a vent’anni dall’introduzione della cittadinanza dell’UE, gli europei hanno ampia cognizione dell’esistenza dei diritti ad essa legati, ma non sempre sanno cosa implicano. L’indagine è stata pubblicata in concomitanza con l’udienza che Parlamento europeo e Commissione per discutere i diritti europei. La relazione, prevista per l’8 maggio, oltre a delineare una serie di iniziative tese a concretizzare questi diritti, nell’ambito dell’Anno europeo dei cittadini 2013, traccerà il bilancio delle 25 azioni annunciate nella prima relazione sulla cittadinanza dell’Ue del 2010 e riferirà in merito agli ostacoli sormontati negli ultimi tre anni. Viviane Reding, vicepresidente e Commissaria per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, ha commentato: “Gli europei tengono molto ai loro diritti di cittadini dell’Ue e oggi sono più che mai consapevoli di averne. Resta però ancora molto da fare per permettere loro di fruirne appieno e per coinvolgerli più direttamente nel processo decisionale dell’Unione europea. Nel corso di quest’anno, che è l’Anno europeo dei cittadini, parteciperò a incontri pubblici in varie città dell’Unione, per raccogliere timori e idee riguardo ai diritti Ue, ascoltare proposte per migliorare la situazione e capire come i cittadini vedono il futuro dell’Europa. L’Europa non può essere costruita senza il contributo diretto degli europei. Ecco perché stiamo cambiando radicalmente il modo di concepire le politiche europee al fine di permettere ai cittadini di dire la loro”. Nell’indagine Eurobarometro sulla cittadinanza dell’Unione europea veniva chiesto agli europei di esprimersi sulla loro condizione di cittadini dell’Ue e sui diritti ad essa associati. Nel complesso, gli intervistati sanno di poter godere della maggior parte di questi diritti, compreso il diritto di petizione presso le istituzioni Ue (89%), libera circolazione (88%), non-discriminazione fondata sulla nazionalità (82%), protezione consolare (79%) e partecipazione a un’iniziativa dei cittadini (73%). Se più di un terzo degli intervistati (36%) si reputa ben informato su questi diritti (il che costituisce un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2007), solo il 24% ritiene di sapere come procedere nel caso i suoi diritti Ue non siano rispettati. Per quanto riguarda il diritto di libera circolazione, l’idea che apporti vantaggi economici per il proprio paese è condivisa dalla netta maggioranza degli intervistati in tutti i 27 Stati membri.

Nessun commento:

Posta un commento