La macchina elettorale s’inceppa nei consolati, ma non
tutte le lamentele sono giustificate.
C’è poco da polemizzare sulle carenze registrate presso gli uffici consolari anche in questa tornata elettorale, peraltro non ancora conclusa.
Alcuni degli stessi politici che lamentano ora la mancata efficienza
dell’apparato consolare, hanno fatto in passato orecchio da mercante a
fronte delle lamentele per la chiusura di varie sedi consolari e per
l’assottigliamento del personale presso le nostre rappresentanze all’estero.
Le nozze con i fichi secchi non si possono fare nemmeno per le elezioni.
Purtroppo, la stessa classe politica non ha raccolto gli appelli che
da anni chiedono l’unificazione delle banche dati sui connazionali
all’estero.
Attualmente esistono l’anagrafe consolare, l’anagrafe degli italiani
residenti all’estero presso i singoli comuni e la cosiddetta
“Anagaire”,l’anagrafe degli italiani all’estero del Ministero dell’interno.
E questi sono esattamente i passi che un’iscrizione all’AIRE ( o una
variazione dell’indirizzo all’estero) deve percorrere: semplicemente troppi!
Questi sistemi continuano ad essere amministrati da tre distinte istituzioni
dello Stato.
Come Sindacato abbiamo in piu' occasioni denunciato questo disservizio
che crea solo malfunzionamento delle nostre strutture estere, specie in
occasione delle dure prove elettorali.
Chi ha voluto il Consolato telematico ( sic ! ), chi ha introdotto l’obbligo
dell’appuntamento, chi ha, di fatto, abolito la comunicazione telefonica con
gli uffici consolari ( si tratta solo di provare a contattare telefonicamente
un ufficio consolare...e' una missione impossibile ), non si lamenti ora se
l’uno o l’altro voto al proprio partito sia andato smarrito.
Se si vogliono le nozze in economia, non ci si lamenti dei fichi secchi.
Roma 19 febbraio 2013
CONFSAL UNSA COORDINAMENTO ESTERI
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