19 nov 2011

Lettera aperta: ADDIO, ONOREVOLE FRATTINI

Egregio onorevole Frattini,

dopo aver letto nel Suo blog „Diario italiano” (http://francofrattinidiarioitaliano.blogspot.com/2011/11/grazie-farnesina.html)
il Suo saluto alla Farnesina in cui orgogliosamente rivendica per se stesso, quale ministro uscente, e per la Farnesina quanto fatto nei tre anni del Suo ministero, Le confesso che sono rimasto stupefatto e mi è venuto alla mente quel vecchio adagio popolare secondo il quale “chi non trova un altro che lo lodi fa bene a lodarsi da sé”.


Questo mio stupore è quello di un cittadino italiano emigrato, che vive in Svizzera, e che in questi anni del governo, di cui Ella era un autorevole rappresentante, ne ha dovute subire a iosa di battutacce sul nostro Paese da parte sia degli amici che dei media elvetici a causa delle note vicende del capo del governo italiano, e non solo.

Ma , soprattutto, il mio stupore è quello di un membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (quel Cgie da Lei costantemente boicottato pur essendone il presidente!) che dal 2008, cioè nel corso del Suo mandato, è stato testimone di un degrado sempre più marcato della nostra rete diplomatico-consolare. Un degrado dovuto a finanziamenti insufficienti, a riduzione del personale, nonché a declassamenti e chiusure di Uffici (23). Una situazione di tale degrado che penalizza gravemente tutti gli utenti della rete con in primis proprio noi emigrati ed i cittadini italiani all’estero in generale.

Che dire, poi, dei tagli alle politiche a favore degli italiani all’estero che vi sono stati nel corso del Suo mandato: da una disponibilità di bilancio, che Lei trovò nel Suo ministero, per il 2008 di 58.246.995 euro la cifra iscritta nel bilancio di previsione 2012, approvato recentemente, prima delle dimissioni, dal Suo governo e dalla maggioranza parlamentare del centrodestra, taglio dopo taglio, è crollata a 16.243.591 euro, con una decurtazione complessiva del 72,12%!

Ma, d’altra parte, nessuna sorpresa poiché non solo quest’ultimo governo in toto bensì soprattutto Lei e lo stesso suo Sottosegretario con delega agli italiani all’estero, senatore Alfredo Mantica, non avete mai dimostrato di essere “amici” degli emigrati. Infatti, contrariamente a quanto avveniva in passato con i Vostri predecessori, non Vi siete mai fatti carico di rappresentare e difendere i nostri interessi né nel governo né in parlamento. Pertanto né il sottoscritto, né certamente i nostri connazionali all’estero in generale, avranno alcuna nostalgia di Lei, del Sottosegretario Mantica e del governo da Voi rappresentato e quindi onorevole Frattini mi consenta di salutarLa cordialmente con un semplice ADDIO.


Dino Nardi, emigrato e consigliere Cgie.

P.S. – A scanso di equivoci tengo a precisare che sono perfettamente consapevole della gravità della situazione finanziaria ed economica in cui si trova l’Italia, tuttavia in questi ultimi tre anni i denari per finanziare le sue “priorità” il Ministero degli Affari Esteri li ha sempre trovati, eccome, stando a quanto denunciato dal sindacato della UIL Esteri, anche recentemente, in alcuni suoi comunicati stampa.


Dino Nardi

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