2 mar 2013

GRILLO: BERSANI “MORTO CHE PARLA”, MA SUL SUO BLOG SI APRE IL DIBATTITO



(NoveColonne ATG) Roma - “Morto che parla”, “stalker politico”, “ha superato la buonanima di Waterloo Veltroni”.
I toni usati da Beppe Grillo su una possibile alleanza con il Pd sono tutt’altro che concilianti. In un impietoso post che ritrae un Bersani-fantasma con sul manifesto “47 morto che parla” figura un lungo elenco di citazioni del segretario del Pd su Grillo sul suo movimento, tra cui “Con Grillo finiamo come in Grecia”: “Negli ultimi venti anni – scrive oggi Grillo - il Pd ha governato per ben 10 anni e nell’ultimo anno e mezzo ha fatto addirittura il governissimo con il Pdl votando qualunque porcata di Rigor Montis. Strette di mano e abbracci quotidiani tra Alfano e Bersani alla Camera, do you remember? Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (né ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle”. Parole che suonano come una porta sbattuta in faccia al Pd, alla ricerca di una maggioranza in Parlamento. “Quel che Grillo ha da dirmi, insulti compresi, lo voglio sentire in Parlamento – replica Bersani in una nota – E lì ciascuno si assumerà le proprie responsabilità”. Non tutti i frequentatori del blog sono però d’accordo con il loro leader. E’ chiaro che un accordo con il Pd permetterebbe di influenzare il programma di governo. Così, fra migliaia di commenti, i più votati sono quelli che chiedono di non chiudere del tutto la porta al dialogo: “Mi pare un errore non votare la fiducia, il Pd ha già calato le braghe e bisogna approfittarne per cercare di portare a casa la riforma delle legge elettorale, una anticorruzione e la riforma della politica”, scrive Matteo M, mentre Patrick D. si rivolge direttamente a Grillo: “Scusa Beppe, senza polemizzare e senza volerti attaccare (tra l'altro ti ho votato), ma mi spieghi dove sta la ‘democrazia della rete’? A me pare che qui scegli tutto tu. Non potresti lanciare un sondaggio su come muoversi?”. “Noi vi abbiamo votato e su questa decisione di non aprire al Pd non siamo stati interpellati”, ricorda Giambattista M. E, nonostante siano parecchi anche i messaggi in sintonia con Grillo, a smentire chi pensa che i commenti sul blog siano di “infiltrati” del Pd o di altre fazioni, o convertiti alla vigilia del voto, ci pensa Franco M. grillino della prima ora, uno di quelli della V-day di Bologna: “Lo so che anche i dirigenti del Pd sono carrieristi, lì da una vita, ma se mi si dà la possibilità di fare le leggi che volevo fare, allora posso sopportarli ancora un anno, non ci cambia la vita!”. Anche il suo risulta uno dei commenti più apprezzati dalla rete. Il sostegno “indiretto” della base grillina potrebbe ridare una possibilità alle proposte del Pd. “Ci presenteremo in Parlamento e chiederemo i voti per un governo di svolta – ha ribadito oggi il vicesegretario Enrico Letta, confermando la volontà del partito di indicare Bersani come premier - Vogliamo fare di tutto per evitare il caos per i risparmiatori e per le nostre istituzioni. Chiederemo al Parlamento di pronunciarsi e siamo convinti che troveremo il consenso per dare le risposte necessarie per il Paese”. Matteo Orfini, responsabile cultura e informazione del Pd, è possibilista: “Vedremo cosa succederà in Parlamento. Grillo utilizza toni e argomenti offensivi, inaccettabili e irricevibili ma il Movimento 5 Stelle sta cambiando natura. E’ il primo partito del paese, ha eletto tanti parlamentari e questo cambierà anche il modo in cui il movimento funzionerà”.

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