(NoveColonne
ATG) Roma - Laura Boldrini, dopo aver promesso di dare il buon esempio sui
costi della politica, invita le altre istituzioni a fare lo stesso. Beppe
Grillo , intanto, pungola ancora la presidente della Camera e quello del
Senato, Pietro Grasso.
“Boldrini e Grasso si riducono stipendio del 30%, titola
Repubblica – scrive il portavoce del Movimento Cinque Stelle sul suo blog -
Bene, ma quale stipendio? Si tratta di quello da parlamentare o dell'indennità
aggiuntiva per i presidenti di Camera e Senato? Non è spiegato, ma è un
dettaglio importante che i cittadini devono conoscere. Il M5S rifiuta in toto
le indennità di carica: Antonio Venturino, 5 stelle eletto in Sicilia, ha
rinunciato ai 3.244,22 euro al mese e all'auto blu che gli sarebbero spettati
in quanto vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Boldrini e Grasso
possono rinunciare all'indennità di carica e dimezzarsi l'indennità da
parlamentare, come dei veri cittadini a 5 Stelle, ed essere d'esempio a tutti i
parlamentari”. Grillo ricorda che nella nota congiunta rilasciata dai due
presidenti si legge che “si è convenuto di proporre misure riguardanti il
trattamento economico complessivo dei parlamentari, che saranno in concreto
definite una volta costituito l'Ufficio di Presidenza, con l'obiettivo di
realizzare un risparmio tra il trenta e il cinquanta per cento della relativa
spesa”. Ebbene, secondo Grillo una proposta c'è già “ed è molto semplice: 5
mila euro lordi mensili invece di 11.283 euro lordi, rinuncia all'assegno di
solidarietà e obbligo di giustificare, rendicontare e pubblicare ogni spesa
rimborsata. I cittadini portavoce del M5S in Parlamento l'hanno già fatto. Se
Boldrini e Grasso proponessero questa misura il risparmio annuale sarebbe di
circa 70 milioni”.
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