26 giu 2011

Presentato a Roma il VI Rapporto italiani nel mondo 2011 della Fondazione Migrantes, presente l’on. Franco Narducci.

"1861-2011:Centocinquant'anni di unita' e di emigrazione" è questo il tema al quale è stato dedicato, quest'anno, il "Rapporto Italiani nel mondo 2011", promosso dalla Fondazione Migrantes.

I Rapporto, giunto ormai alla VI edizione, è stato presentato oggi a Roma nella sala conferenze della Cisl di via Rieti, presentazione alla quale ha partecipato anche l'on. Franco Narducci, Membro del Comitato scientifico del Rapporto Migrantes e autore di importanti contributi nelle cinque precedenti edizioni.

Secondo il VI Rapporto della Migrantes, che rappresenta un prezioso strumento di lavoro per gli operatori dell'emigrazione ma anche un contributo importante per comprendere l'evoluzione della società italiana nel tempo, in un contesto di vita globalizzato, sono 4.115.235 gli italiani all'estero, di cui il 47,8% donne (1.967.563), aumentati di quasi 90 mila unità nel corso di un anno. I cittadini italiani emigrati, presenti praticamente in tutti i Paesi del mondo, si concentrano soprattutto in Europa (2 milioni e 263 mila) e in America (1 milione e 629 mila), anche se non vanno dimenticate per consistenza le comunità che si sono insediate in altri contesti, come in Sudafrica e in Australia.

Nel volume presentato oggi si ha una fotografia dell'emigrazione italiana che è un utile strumento anche nella prospettiva delle politiche dell'immigrazione e delle urgenze che esse pongono sull'agenda istituzionale, un tema che ha sottolineato anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato alla Migrantes nel quale afferma che " è importante, nell'attuale contesto, ripercorrere la lunga e sofferta stagione delle emigrazioni in diversi continenti di cittadini italiani che ha scandito, a piu' riprese, la vicenda dello Stato postunitario. Dalla storia di queste esperienze occorre trarre gli strumenti per una piu' accurata lettura del fenomeno migratorio, soprattutto in rapporto ai flussi attuali, dal Sud al Nord del mondo, di cui siamo stati testimoni e in misura crescente destinatari e ai quali i recenti avvenimenti nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente hanno conferito un'indubbia accelerazione”. Affermazioni che testimoniano l'importanza di una sinergia da attuare con quanti hanno vissuto le vicende dell'emigrazione per meglio affrontare le emergenze dell'immigrazione, sinergie alle quali possono dare un contributo importante i parlamentari eletti all'estero. L'esperienza dell'emigrazione confrontata con quella dell0immigrazione è stato un tema sotteso anche nell'intervento conclusivo di Mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes, che ricordando che bisogna tendere a rinnovare l'Italia nell'incontro-scambio tra immigrazione ed emigrazione ha sottolineato che quest'anno “è l'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, alla quale l'emigrazione ha fornito un grande apporto nel passato e uno ancora più grande potrà darlo nel futuro” concludendo che “è evidente che l'attuale presenza italiana nel mondo e la sua storia si presentano come una miniera inesauribile che non esaurisce il suo filone e invita ad andare avanti”.



Roma 21 giugno 2011

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