27 mar 2013

AZIONI MARIE CURIE: DALLA COMMISSIONE 227 MILIONI DI EURO PER LE BORSE DI RICERCA/ DOMANDE ENTRO IL 14 AGOSTO

BRUXELLES\ aise\ - Circa 227 milioni di euro, l'importo più elevato reso disponibile sulla base finanziaria delle Azioni Marie Curie, verranno attribuiti quest'anno a circa 1.000 ricercatori esperti.
Oggi, la Commissione europea sollecita la presentazione di proposte di ricerca per l'assegnazione dell'ultima tranche delle borse di ricerca Marie Curie concesse nell'ambito del "Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo" (FP7, 2007-13). Le candidature possono essere presentate fino al 14 agosto 2013.

"In tempi di rigore finanziario la spesa pubblica deve essere indirizzata a politiche che generano i maggiori benefici possibili per i cittadini e l'economia europea", annota Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per il fondo Marie Curie. "Le nostre borse Marie Curie assicurano un sostegno alla ricerca di eccellenza in ambiti come l'assistenza sanitaria e possono produrre innovazioni atte a trasformare la vita di milioni di persone. Ad esempio, recenti borsisti Marie Curie hanno condotto ricerche fondamentali volte a affrontare le problematiche dell'epatite C e della malaria".
Le borse individuali Marie Curie sostengono la mobilità dei ricercatori in Europa e fuori di essa, oltre a contribuire ad attirare i migliori ricercatori esteri a lavorare nell'UE.
"Il prestigio delle azioni Marie Curie e l'eccellenza del pacchetto che offrono mi hanno motivato a candidarmi. Ciò mi ha permesso di lavorare a Londra e di stabilire un'ampia rete di collaborazioni internazionali," ha commentato Armando Arias Esteban di Madrid che ha fruito di una borsa biennale intraeuropea presso l'Imperial College.
Borse individuali continueranno ad essere offerte nell'ambito delle nuove azioni Marie Skcodowska-Curie nel contesto del programma Horizon 2020 che inizierà nel 2014.
Per presentare la propria candidature tutto il materiale è disponibile sul sito http://ec.europa.eu/research/participants/portal/page/funding.
Le azioni Marie Curie promuovono le carriere dei ricercatori in Europa attraverso un sistema di finanziamento gestito dall'Agenzia esecutiva per la ricerca della Commissione europea.
Il bilancio 2007-2013 per le azioni Marie Curie ammonta a 4,7 miliardi di euro. Circa la metà dei finanziamenti (48%) sostiene la formazione a livello di dottorato dei ricercatori mentre il 24% è consacrato a borse per i ricercatori che hanno un'esperienza post-master di più di quattro anni. L'importo rimanente va a sostegno dei partenariati industria-università, a sovvenzioni d'integrazione per la carriera (per i ricercatori che ritornano nell'UE), a sistemi di scambi e ad azioni specifiche di sostegno come ad esempio la Notte dei ricercatori europei.
Dal 2007 sono state concesse più di 4 000 borse Marie Curie a ricercatori di 90 nazionalità diverse operanti in 50 paesi. Circa 780 milioni sono stati destinati sinora a borse individuali il cui importo medio era di circa 195 000 euro. La borsa copre di norma il salario di due anni, un'indennità di mobilità, i costi di ricerca e le spese dell'istituzione ospitante. Circa il 37% dei beneficiari è rappresentato da donne. Le destinazioni privilegiate dei borsisti Marie Curie sono il Regno Unito seguito dagli Stati Uniti, dalla Francia, dalla Germania e dalla Svizzera, ma anche altri 75 paesi ospitano borsisti Marie Curie.
Come funzionano le borse individuali? I singoli ricercatori presentano proposte di finanziamento in relazione alla prevista organizzazione ospitante. Esperti indipendenti selezionano i ricercatori che riceveranno i finanziamenti sulla base della loro eccellenza, dell'innovatività della loro ricerca e del loro approccio formativo, nonché del sostegno offerto dall'organizzazione ospitante e delle prospettive di carriera future del ricercatore.
Sono tre i tipi di borse patrocinate: borse intraeuropee (IEF) che aiutano i ricercatori ad acquisire conoscenze e nuove abilità in un altro paese d'Europa; borse internazionali "in uscita" (IOF) che offrono ai ricercatori la possibilità di acquisire nuove conoscenze presso un'organizzazione d'alto livello al di fuori dell'Europa. Sulla base del contratto d'assegnazione della borsa i ricercatori sono tenuti a ritornare in Europa e a condividere le loro conoscenze; borse internazionali di accoglienza (IIF) che consentono ai ricercatori extraeuropei di ricevere una formazione presso un'istituzione europea.
Che ne sarà delle borse individuali dopo il 2014? Le borse individuali verranno mantenute nel contesto delle azioni Marie Skcodowska-Curie facenti capo a Horizon 2020 con l'opzione di trascorrere un periodo presso un altro tipo di organizzazione (ad esempio un'impresa). I dettagli del programma sono ancora in via di discussione tra gli Stati membri e il Parlamento europeo. La Commissione europea prevede di pubblicare entro la fine del 2013 il nuovo invito a candidature per borse individuali. (aise)

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