21 mar 2013

GRILLO: STOP A INDENNITA’ E RIMBORSI ELETTORALI



(NoveColonne ATG) Roma - Laura Boldrini, dopo aver promesso di dare il buon esempio sui costi della politica, invita le altre istituzioni a fare lo stesso. Beppe Grillo , intanto, pungola ancora la presidente della Camera e quello del Senato, Pietro Grasso.
“Boldrini e Grasso si riducono stipendio del 30%, titola Repubblica – scrive il portavoce del Movimento Cinque Stelle sul suo blog - Bene, ma quale stipendio? Si tratta di quello da parlamentare o dell'indennità aggiuntiva per i presidenti di Camera e Senato? Non è spiegato, ma è un dettaglio importante che i cittadini devono conoscere. Il M5S rifiuta in toto le indennità di carica: Antonio Venturino, 5 stelle eletto in Sicilia, ha rinunciato ai 3.244,22 euro al mese e all'auto blu che gli sarebbero spettati in quanto vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Boldrini e Grasso possono rinunciare all'indennità di carica e dimezzarsi l'indennità da parlamentare, come dei veri cittadini a 5 Stelle, ed essere d'esempio a tutti i parlamentari”. Grillo ricorda che nella nota congiunta rilasciata dai due presidenti si legge che “si è convenuto di proporre misure riguardanti il trattamento economico complessivo dei parlamentari, che saranno in concreto definite una volta costituito l'Ufficio di Presidenza, con l'obiettivo di realizzare un risparmio tra il trenta e il cinquanta per cento della relativa spesa”. Ebbene, secondo Grillo una proposta c'è già “ed è molto semplice: 5 mila euro lordi mensili invece di 11.283 euro lordi, rinuncia all'assegno di solidarietà e obbligo di giustificare, rendicontare e pubblicare ogni spesa rimborsata. I cittadini portavoce del M5S in Parlamento l'hanno già fatto. Se Boldrini e Grasso proponessero questa misura il risparmio annuale sarebbe di circa 70 milioni”.

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