8 lug 2012

ADDIO A PININFARINA, MAESTRO DELL’ITALIAN STYLE


(NoveColonne ATG) Torino - Lo stile italiano rimane orfano di uno dei suoi più grandi protagonisti: nella notte tra il due e il 3 luglio, all’età di 85 anni, si è spento nella sua casa torinese Sergio Pininfarina, presidente onorario dell’omonimo gruppo. A lui si deve il design di moltissimi modelli che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’automobile, come la Ferrari Testarossa.
Nel 2005 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato senatore a vita per aver per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale. Pininfarina è stato alla guida di Confindustria dal 1988 al 1992. “Fino all’ultimo – si legge in una nota pubblicata sul sito dell’azienda - gli sono stati vicini la moglie Giorgia e i figli Lorenza e Paolo. Il Consiglio d’amministrazione e l'azienda – continua la nota - si raccolgono intorno alla famiglia nel ricordo imperituro della figura imprenditoriale di Sergio Pininfarina che ha guidato per tanti anni con mano sicura l'azienda portandola nel mondo, nel solco di una tradizione di eleganza e stile costantemente rinnovata con i più alti standard di innovazione tecnologica e bellezza armonica”. La camera ardente è stata allestita presso la sede di Cambiano (Torino) mentre i funerali si svolgeranno venerdì presso la chiesa dei Santi Angeli Custodi a Torino. Nato a Torino l’8 settembre 1926, figlio di “Pinin” Farina (e cugino del campione del mondo di F1 “Nino”): laureato in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino nel 1950, inizia la sua attività nell’industria paterna, la Carrozzeria Pinin Farina, di cui nel 1960 assume la carica di direttore generale, nel 1961 quella di amministratore delegato e nel 1966, alla morte del padre, quella di presidente; nel 2006 ne diventa presidente d’onore. Nel 1961 il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi cambia per decreto il cognome Farina in Pininfarina. Negli ultimi anni, la sua vita era stata segnata dal dolore per la scomparsa del figlio Andrea, allora presidente e amministratore delegato dell’azienda, avvenuta nel 2008 in seguito a un incidente stradale. Tra le tappe più significative della sua attività, l’inaugurazione nel 1972 della galleria del vento, la prima in Italia in scala 1:1 e tuttora una delle poche esistenti al mondo. “La scomparsa di Sergio Pininfarina ci lascia profondamente rattristati: perdiamo un uomo che ha incarnato una parte importante dell'immagine dell'Italia nel mondo” così il presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato alla famiglia. “Con Sergio Pininfarina – afferma invece il presidente della Camera Gianfranco Fini - scompare un grande industriale del nostro Paese. Sono certo che la sua inventiva e le sue capacità imprenditoriali costituiranno un permanente motivo di ispirazione per quanti si impegnano a tenere alto il nome dell'Italia nel mondo”. “È un simbolo che se ne va” commenta invece il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.

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