(NoveColonne
ATG) Torino - Lo stile italiano rimane orfano di uno dei suoi più grandi
protagonisti: nella notte tra il due e il 3 luglio, all’età di 85 anni, si è
spento nella sua casa torinese Sergio Pininfarina, presidente onorario
dell’omonimo gruppo. A lui si deve il design di moltissimi modelli che hanno
lasciato un segno indelebile nella storia dell’automobile, come la Ferrari
Testarossa.
Nel 2005 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo ha
nominato senatore a vita per aver per aver illustrato la Patria con altissimi
meriti nel campo sociale. Pininfarina è stato alla guida di Confindustria dal
1988 al 1992. “Fino all’ultimo – si legge in una nota pubblicata sul sito
dell’azienda - gli sono stati vicini la moglie Giorgia e i figli Lorenza e
Paolo. Il Consiglio d’amministrazione e l'azienda – continua la nota - si
raccolgono intorno alla famiglia nel ricordo imperituro della figura
imprenditoriale di Sergio Pininfarina che ha guidato per tanti anni con mano
sicura l'azienda portandola nel mondo, nel solco di una tradizione di eleganza
e stile costantemente rinnovata con i più alti standard di innovazione
tecnologica e bellezza armonica”. La camera ardente è stata allestita presso la
sede di Cambiano (Torino) mentre i funerali si svolgeranno venerdì presso la
chiesa dei Santi Angeli Custodi a Torino. Nato a Torino l’8 settembre 1926,
figlio di “Pinin” Farina (e cugino del campione del mondo di F1 “Nino”):
laureato in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino nel 1950,
inizia la sua attività nell’industria paterna, la Carrozzeria Pinin Farina, di
cui nel 1960 assume la carica di direttore generale, nel 1961 quella di
amministratore delegato e nel 1966, alla morte del padre, quella di presidente;
nel 2006 ne diventa presidente d’onore. Nel 1961 il presidente della Repubblica
Giovanni Gronchi cambia per decreto il cognome Farina in Pininfarina. Negli
ultimi anni, la sua vita era stata segnata dal dolore per la scomparsa del
figlio Andrea, allora presidente e amministratore delegato dell’azienda, avvenuta
nel 2008 in seguito a un incidente stradale. Tra le tappe più significative
della sua attività, l’inaugurazione nel 1972 della galleria del vento, la prima
in Italia in scala 1:1 e tuttora una delle poche esistenti al mondo. “La
scomparsa di Sergio Pininfarina ci lascia profondamente rattristati: perdiamo
un uomo che ha incarnato una parte importante dell'immagine dell'Italia nel
mondo” così il presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato
alla famiglia. “Con Sergio Pininfarina – afferma invece il presidente della
Camera Gianfranco Fini - scompare un grande industriale del nostro Paese. Sono
certo che la sua inventiva e le sue capacità imprenditoriali costituiranno un
permanente motivo di ispirazione per quanti si impegnano a tenere alto il nome
dell'Italia nel mondo”. “È un simbolo che se ne va” commenta invece il
presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
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