Ieri si sono tenute in Bassa Sassonia le votazioni amministrative. Ogni cinque anni –le ultime si erano tenute nel 2006- vengono eletti i titolari di mandato per più di duemila rappresentanze comunali (assemblea regionale, consigli distrettuali, consigli municipali, giunte comunali, giunte comunali di comuni unificati, consigli municipali distrettuali e consigli locali).
Ad Hannover ed a Braunschweig, inoltre, viene eletta la composizione dei consigli municipali distrettuali.
Votazioni che hanno coinvolto 6,5 milioni di elettori (compresi per la prima volta i giovani di 16 anni di età).
Purtroppo, per la tragica ricorrenza dell’11 settembre, buona parte della stampa sia nazionale che Regionale ha dedicato i servizi a “ground zero” limitando all’evento elettorale in Bassa Sassonia ed Assia brevi exit pool. Lo stesso Bild am Sonntag di ieri ha dedicato solo un piccolo trafiletto all’evento elettorale nel quale anticipava che SPD avrebbe sicuramente ottenuto il 30% dei voti e che la CDU si sarebbe attestata al 33%.
Quest’oggi il principale quotidiano della Bassa Sassonia, Hannoversche Algemeine, titolava “Niedersachsen überrascht bei den Kommunalwahlen” cioè “La Bassa Sassonia sorprende alle elezioni comunali”. Titolo quanto mai azzeccato visti i risultati elettorali. Infatti, in Assia, l’altr Regione ove si votava, è successo di tutto ed il contrario di tutto. Tanto che i risultati elettorali di questa Regione rischiano ora di condizionare la stessa compagine governativa. Il Modello tedesco tanto decantato non è più da prendere a riferimento e chi lo pensa deve ricredersi, basti al riguardo vedere i risultati di queste votazioni per capire che la crescita del quinto partito, la Linkspartai, lo ha bloccato nel pantano dell’instabilità.
Con un’alta partecipazione del 52,5% le votazioni in Assia ed in Bassa Sassonia hanno tenuto i partiti leaders con il fiato sospeso. Infatti, i cristianodemocratici (CDU) di Angela Merkel pur perdendo posizioni, è calato dal 41,4% del 2006 al 37,0%, rimane tuttavia il primo partito nazionale. In lieve calo anche l’SPD che pur confermandosi il secondo partito passa dal 36,8 al 34,9%. Confermano, invece, la loro ascesa elettorale sia i Verdi (Grüne) che passano dal 5,7 all'14,3%, che il partito di estrema sinistra (Linke) che passa dallo 0,2% all’2,4%, mentre il Partito liberale (FDP) ha subito l'ennesimo tonfo, crollando dal 5,2 al 3,4%.
In Bassa Sassonia l’SPD mantiene la maggioranza con il 36,4% dei voti (-3,3% rispetto al 2006), il CDU il 31,0% (-4,2%), i Verdi ottengono il 19,0% , facendo registrare un +8,1% , l’estrema sinistra il 3,3% (+0,2%), i liberali il 3,0% (-4,1).
In particolare, ad Hannover l’SPD rimane il primo partito con il 37,0% dei voti, la CDU con il 25,2% registra un calo del 5,6%, mentre i Verdi ottengono il 21,4% con un incremento del 7,9%, in calo anche l’estrema sinistra che ottiene il 4,3% (-0,3%) ed il Partito dei Pirati che ottiene il 3,5% con il partito degli Hannoveriani che hanno ottenuto il 3,3%.
Pertanto, il Governo di Hannover manterrà un governo rosso-verde.
Il colpo più duro della CDU in Bassa Sassonia è stata la perdita di Wolfsburg dopo 10 anni di interrotto dominio che ora passa alla SPD.
Diverso il quadro in Assia dove la CDU pur rimanendo il primo partito è perdente e l’SPD pur avendo perso è il vero vincitore della tornata elettorale. Infatti, la CDU pur essendo calata al 33,7%, rimane tuttavia il primo partito regionale. La SPD in lieve calo è passata al 31,5%. Confermano, invece, la loro ascesa elettorale sia i Verdi (Grüne) che si attestano al 18,3%, che il partito di estrema sinistra (Linke) che raggiunge il 2,7%, mentre il Partito liberale (FDP) ha subito l'ennesimo tonfo, crollando dal 5,8 al 3,9%.
Il problema ora sono le alleanze per giungere ad un governo di maggioranza anche in considerazione di una serie di veti e di sbarramenti che impediscono le nuove alleanze.
I giornali titolano "Wer mit wem?", ossia "Chi (governa) con chi?".
Tuttavia i dati elettorali dicono che dovranno giungere a nuove alleanze se vorranno assicurare il governo della Regione. Ma come verrà composta la maggioranza?
I riflettori rimangono dunque puntati su Wiesbaden dove la soluzione di questo piccolo-grande dramma politico sarà totalmente delegato alle segreterie di partito che con il loro operato offuscheranno per certi versi la volontà popolare.
Gianpaolo Ceprini
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