5 set 2011

GIOVANI: DA GOVERNO INCENTIVI A STUDIO, CASA E LAVORO

(NoveColonne ATG) Roma - Centoventi milioni di euro messi a disposizione dal governo attraverso il ministero della Gioventù in favore dei giovani, ripartiti in tre fondi: per la casa (50 mln), per lo studio (19), per i genitori disoccupati o precari (51). E’ questa l’iniziativa, presentata a Roma che fa parte di un insieme di azioni rivolte alle nuove generazioni denominata ‘Diritto al Futuro’, realizzata in collaborazione con l’Abi e l’Inps. Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di presentazione ha affermato che “in considerazione delle risorse limitate, abbiamo dovuto fare delle scelte”, e per questo abbiamo privilegiato le giovani famiglie” e, in particolare, quelle che hanno compiuto la scelta di responsabilità del matrimonio”.
A monte, comunque, “i principi che ci hanno mosso sono stati quelli dell’uguaglianza e del merito”, “per combattere le discriminazioni in un paese che riconosce troppo poco questi principi di cui fanno le spese le nuove generazioni. Al tempo stesso però - prosegue Meloni - rifiutiamo il principio dell’assistenzialismo fine a stesso”. Il fondo per la casa, gestito dalla Consap Spa, è rivolto alle coppie di età inferiore ai 35 anni coniugate (con o senza figli) o a nuclei anche monogenitoriali con figli minori che abbiano un redito complessivo non superiore a 35mila euro derivante non oltre il 50% da un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. La richiesta è valida per l’acquisto della prima casa, per una superficie non superiore a 90 mq, e i mutui ammissibili per accedere al fondo non devono essere superiori ai 200mila euro per immobili che non rientrino nelle categoria catastali di lusso. La finalità dei 51 milioni gestiti dall’Inps attivati per incentivare le assunzioni è quella di riconoscere a genitori disoccupati o precari una dote trasferibile di 5mila euro per ai datori di lavoro che le assumono alle loro dipendenze con contratto a tempo indeterminato. Il ministro Meloni a proposito di questo fondo ha detto di “averlo pensato soprattutto per le donne, la cui scelta della genitorialità spesso determina la perdita del lavoro”. Il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua ha assicurato che “la possibilità di accesso alla domanda di candidatura – inserita in una banca dati - è stata realizzata automaticamente e telematicamente, perché non volevamo dare la sensazione che ci fossero protocolli, attese. Ogni controllo sulle candidature le faremo ex post”. Infine, a partire dal settembre 2011 sarà più semplice ottenere credito per finanziare gli studi universitari, l’apprendimento di una lingua straniera o la specializzazione di un dottorato o un master. Il fondo rilascia a favore di banche e intermediari finanziari garanzie a copertura del 70% per erogazioni cumulabili fino a un massimo di 25mila euro nei confronti di studenti di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Il prestito ha un piano di ammortamento che inizia a decorrere dal trentesimo mese di erogazione dell’ultima rata del finanziamento e può essere restituito in un arco di tempo estendibile fino a 15 anni. Il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari ha definito quest’ultima iniziativa “un buon esempio di prestito d’onore”, aggiungendo poi che al momento che rispetto alle iniziative promosse da Diritto al futuro “tra le banche contiamo già un’adesione pari al 40% degli sportelli su copertura nazionale, ma contiamo di ampliarla”.

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