14 feb 2013

BIOLOGICO, GERMANIA PRINCIPALE ACQUIRENTE DEI PRODOTTI ITALIANI





(NoveColonne ATG) Roma - “L’Italia è il primo paese europeo per esportazioni di prodotti biologici e uno dei maggiori mercati di sbocco comunitari è la Germania, dove l’alimentazione “organic” è un’abitudine radicata, con un fatturato medio che arriva a 6 miliardi di euro l’anno, vale a dire quasi un terzo del valore complessivo del comparto in Ue (20 miliardi). 


Per questo manifestazioni come “BioFach”, il Salone mondiale del “bio” che ha aperto ufficialmente il 13 febbraio a Norimberga, rappresenta per le nostre aziende agricole una delle vetrine internazionali più importanti e redditizie”. Lo afferma Anabio, l’associazione nazionale agricoltura biologica della Cia-Confederazione italiana agricoltori. “Tra le imprese italiane ‘bio’ internazionalizzate, nove su dieci esportano in Germania - spiega Anabio Cia - ma c’è ancora un enorme margine di crescita oltreconfine, visto che secondo l’Ice il potenziale del biologico nel mercato tedesco si aggira a lungo termine intorno ai 13 miliardi di euro”. “BioFach, quindi, è una grossa opportunità per le nostre aziende bio, dal punto di vista della visibilità e del business -conclude Anabio Cia- tanto più che solo nell’ultimo anno il numero degli operatori del settore è passato da 47.663 unità a 48.269 e oggi in Italia si trova un terzo delle imprese biologiche europee, con una superficie coltivata a bio pari a oltre un milione e 200 mila ettari”. Tra i prodotti “bio” che l’Italia esporta in Germania - ricorda Anabio - il primo posto è occupato dall’ortofrutta (55 per cento), di cui Berlino è importatore netto, mentre lo Stivale è “l’orto d’Europa”. Seguono vino biologico (11,2 per cento), conserve di pomodoro (8,5 per cento), olio d’oliva (6,2 per cento) e “altri prodotti” (18,5 per cento).

Nessun commento:

Posta un commento