(NoveColonne
ATG) Roma - Votano all’estero i cittadini italiani residenti all’estero,
iscritti all’Aire e nelle liste elettorali, che abbiano compiuto i18 anni per
l’elezione dei membri della Camera dei Deputati e per i referendum; 25 anni per
l’elezione dei membri del Senato della Repubblica. Il voto all’estero si
esprime esclusivamente per corrispondenza negli Stati con i quali il Governo
italiano ha concluso apposite intese.
Negli Stati dove tali intese non sono
state concluse (fino allo scorso anno il Canada non aveva concesso
l’autorizzazione, quest’anno invece si potrà votare anche lì) e negli Stati ove
sono sopravvenute situazioni che impediscono l’esercizio del voto per
corrispondenza gli elettori residenti ed iscritti all’Aire non potranno
esercitare il voto per corrispondenza e, per votare, dovranno recarsi in Italia:
tali elettori hanno diritto al rimborso del 75% del costo del biglietto di
viaggio presentando la relativa documentazione al Consolato di competenza. Gli
italiani iscritti all’Aire sono circa 4 milioni, il 91% di quelli
effettivamente all’estero, secondo gli ultimi dati del Ministero degli Affari
esteri. Nel 2008, dei 3.649.377 connazionali nel mondo, gli aventi diritto
erano 2.950.000. L’affluenza si attesto fisiologicamente intorno al 40%, contro
l’80,5% sul territorio nazionale.
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