27 mag 2011

ASSEMBLEA C.G.I.E.Relazione di T.Conte, Torino 19.5.2011





lla fase dei Gastarbeiter (Lavoratori ospiti) alle nuove mobilità






La massiccia presenza italiana in Germania, è riconducibile al grande esodo avvenuto nella seconda metà del secolo scorso, ed è conseguente ad una politica migratoria sostenuta dal nostro Paese in un periodo storico nel quale le prospettive di lavoro erano insufficienti. A distanza di anni possiamo dire che la comunità in quel Paese si è trasferita in forma stabile e che, purtroppo, la loro integrazione è un’opera ancora incompiuta, che presenta però molte sfaccettature, tra cui anche qualche grande successo che riflette l'evoluzione socio-politica avvenuta in Europa, nella quale questo Paese dal dopoguerra ha avuto un forte ruolo da protagonista venendo identificato come la locomotiva economica.


In questo lungo periodo il concetto di integrazione e cittadinanza, il processo di integrazione europeo, la globalizzazione dell'economia e dei servizi, hanno favorito un avanzamento delle libertà e dei diritti, producendo un nuovo concetto di società che ha nella simbologia della caduta del Muro di Berlino il riferimento storico, della fine del secolo breve, in cui si sono rafforzate le soggettività diffuse degli individui.


Tutto questo ha avuto dei riflessi positivi anche sulle condizioni di vita dei cittadini stranieri.


Molteplici sono i fattori che hanno influenzato o che influenzano questo cammino: le umili origini degli emigrati, l’insuccesso scolastico, la scarsa propensione ad aprirsi agli altri, il pensare costantemente al ritorno in patria, il sistema scolastico tedesco, la nazione ospitante che da qualche anno ha riconosciuto di essere un Paese d’immigrazione, etc. etc.




Fino alla fine degli anni ’50 gli emigrati italiani nella Repubblica federale tedesca erano stati circa 50.000. Questo numero aumentò poi considerevolmente con il cessare del flusso dei profughi tedeschi dai territori occupati dall’Unione Sovietica e con la costruzione del muro di Berlino nel 1961. Il numero dei lavoratori italiani crebbe in modo costante, se si prescinde dal breve periodo di recessione del 1966-67, in cui vi furono numerosi rimpatri, e raggiunse la vetta di 450.115 occupati nel 1973.


La maggior parte degli immigrati italiani proveniva da regioni agricole o scarsamente industrializzate. Prima dell’emigrazione essi erano occupati nell’agricoltura, nell’artigianato o nel commercio al dettaglio. Le loro conoscenze specifiche non potevano però essere valorizzate nei posti di lavoro per loro previsti nella Repubblica federale. I loro eventuali diplomi di formazione professionale non erano spesso riconosciuti, perché non corrispondenti alle norme tedesche. Venivano quindi prevalentemente occupati come operai generici o qualificati soprattutto nei settori produttivi soggetti a variazioni congiunturali:


la siderurgia, la metallurgia, l’industria mineraria, l’edilizia e le attività di trasformazione.


Nel 1973 con l’aumento del tasso di disoccupazione e la contrazione della produzione di massa, conseguente alla crisi petrolifera, il governo tedesco decise un blocco delle politiche di reclutamento (Anwerbestop). Molti lavoratori stranieri e anche italiani incominciarono a ricongiungersi con le loro famiglie, e il sistema scolastico tedesco si trovò impreparato a doversi confrontare con un numero crescente di alunni stranieri.


La crisi dell’industria di massa, il trasferimento della produzione in paesi terzi, con basso costo della mano d´opera, e i processi di deindustrializzazione e di terziarizzazione continuati negli anni ottanta, hanno fortemente contratto la disponibilità di posti di lavoro nell’industria. Gli immigrati della prima generazione, attraverso le politiche del reclutamento e la tipologia occupazionale erano inclusi nel sistema del welfare, mentre ben diversa è la situazione per gli immigrati della seconda e terza generazione e per i nuovi arrivati.


Costoro si trovano sempre più confrontati con un mercato del lavoro segmentato, dominato dal terziario. Per gli italiani questo settore significa spesso o servizi molto innovativi dove sono richieste professioni altamente qualificate o servizi a basso livello, dove non sono richieste delle qualifiche specifiche, con posti di lavoro precario e dove gli italiani concorrono con altri gruppi di stranieri.


Per esempio il tasso di disoccupazione fra gli stranieri in generale nel 2009 era del 19,1% mentre tra i Tedeschi del 8,3%. Come si vede dal grafico sono disoccupate persone senza una qualifica professionale. Questi dati valgono pressappoco anche per gli italiani. Questo fatto è molto importante perché senza una buona carriera scolastica non si riceve una formazione professionale adeguata al mercato del lavoro odierno.








Se a partire dalla metà degli anni ‘70 il numero della comunità italiana in Germania rimane stabile, dopo un periodo di stagnazione negli anni 80, che fu accompagnato anche da una politica d’incentivazione al rientro, si può osservare a partire dagli anni 90 una ripresa dell’immigrazione italiana verso la Germania, dove per alcuni anni si è avuto un saldo positivo. Particolarmente fra il 1993 e il 1996 si ha un saldo positivo fra entrate e rientri. Nel 2009 erano residenti in Germania secondo il Mikrozensus 771.000 persone di origine italiana.










Persone di origine italiana in Germania secondo il loro stato migratorio


Mikrozensus 2009


Con esperienza migratoria


434.000 (56,6%)


Senza esperienza migratoria


337.000 (43,4%)


Totale


771.000












Residenti, rilevamento del 05/12/2010, effettuato dai Consolati








L'archivio anagrafico di una sede consolare si compone di cittadini italiani residenti, coniugi stranieri, cittadini italiani di "passaggio". Nell'archivio viene inoltre conservato uno "storico" relativo alle schede non più attive, quelle cioè relative ai residenti deceduti, rimpatriati, trasferiti ad altra circoscrizione consolare o che hanno perso la cittadinanza italiana.


Per schede inserite s’intende quindi la totalità delle posizioni contenute in archivio, indipendentemente dalla cittadinanza, dalla residenza e dallo status, mentre con il termine residenti ci si riferisce ai cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare la cui registrazione è attiva.






sedi


schede inserite


residenti








AMBURGO


36.608


15.961








BERLINO


34.272


18.821








COLONIA


187.427


112.153








DORTMUND


93.406


55.725








FRANCOFORTE SUL MENO


216.034


123.605








FRIBURGO


74.056


46.298








HANNOVER


42.974


22.731








MONACO DI BAVIERA


182.906


100.085








STOCCARDA


264.816


159.919








WOLFSBURG


14.019


8.715








totale


1.146.518


664.013












Per fasce di Età, rilevamento del 05/12/2010.



I residenti sono suddivisi in:
posizioni senza data di nascita,
minorenni (nati dopo il 31/12/1992),
maggiorenni (nati prima del 31/12/1992 o il 31/12/1992),
ultranovantenni (nati prima del 31/12/1920 o il 31/12/1920).


sedi


residenti senza data nascita


residenti minorenni


residenti maggiorenni


residenti ultranovantenni




AMBURGO


0


3.657


12.304


14




BERLINO


0


4.609


14.212


19




COLONIA


0


23.483


88.670


96




DORTMUND


0


11.962


43.763


47




FRANCOFORTE SUL MENO


0


26.875


96.730


96




FRIBURGO


0


11.121


35.177


28




HANNOVER


0


4.914


17.817


11




MONACO DI BAVIERA


0


24.971


75.114


84




STOCCARDA


0


35.927


123.992


98




WOLFSBURG


0


1.791


6.924


3




totale


0


149.310


514.703


496












Riepilogo, rilevamento del 05/12/2010.




nati in Italia privi di comune di nascita codificabile
Per comune di nascita codificabile s’intende un comune presente nella relativa tabella ISTAT.
Il rilevamento include le posizioni in cui il comune di nascita non è stato inserito.


residenti privi di un comune italiano codificabile
Il rilevamento ha verificato l'esistenza di almeno un comune italiano codificabile tra i seguenti:


comune iscrizione AIRE


comune ultima residenza in Italia


comune di nascita


comune iscrizione liste elettorali


comune trasmissione atto di nascita


sedi


Residenti


residenti maggiorenni


residenti ultranovantenni


capofamiglia con recapito incompleto


nati in Italia privi di comune di nascita codificabile


residenti privi di un comune di riferimento codificabile




AMBURGO


15.961


12.304


14


0


16


11




BERLINO


18.821


14.212


19


28


27


523




COLONIA


112.153


88.670


96


8


135


805




DORTMUND


55.725


43.763


47


1


7


191




FRANCOFORTE SUL MENO


123.605


96.730


96


5


87


1.033




FRIBURGO


46.298


35.177


28


3


0


496




HANNOVER


22.731


17.817


11


1


5


305




MONACO DI BAVIERA


100.085


75.114


84


26


96


455




STOCCARDA


159.919


123.992


98


58


387


6.342




WOLFSBURG


8.715


6.924


3


0


0


30




totale


664.013


514.703


496


130


760


10.191


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