(NoveColonne ATG) Roma - Crescita: è questa la parola chiave del discorso alla Camera del premier Mario Monti per fare il punto sulla crisi. Il presidente del Consiglio ha annunciato un pacchetto di interventi chiamato “operazione crescita”, spiegando che si tratterà di “un tassello importante” e ricordando “che non è la prima cosa fatta, ma purtroppo bisogna avere tempo perché gli input diventino output.
Ma faccio notare - ha precisato Monti - che per la prima volta nella struttura di Governo c'è il ministro per lo Sviluppo e le infrastrutture con grandi capacità di muovere energie verso la crescita”. Il premier, nel suo discorso, ha voluto sottolineare che il rigore di bilancio non sempre è “foriero di recessione”. Riguardo alla risalita dello spread Monti ha spiegato che la causa non è da ricercare in Italia ma nelle “turbolenze” dei “mercati europei in particolare connesse alla situazione greca”. Se in Italia “ci sarà la crescita i mercati giudicheranno più credibile il nostro debito, lo spread scenderà e questo metterà più al riparo dal contagio – ha poi continuato il presidente del Consiglio - se si recepisce una prospettiva di sviluppo in Europa allora lo spread italiano calerà. Oggi è ancora così alto perché il debito pubblico italiano è molto alto, l'Italia è apprezzata per le nuove decisioni ma si porterà quel debito per lungo tempo. Ma quello che preoccupa i mercati e le agenzie di rating è la scarsa crescita”. “Abbiamo preferito che il Paese cercasse di fare da sé, non perché sia disdicevole essere assistiti ma perché abbiamo visto, ora la Spagna ce l'ha per le banche, che l'assistenza generalizzata vuole dire la cosiddetta troika, termine russo che in salsa europea vuole dire vedersi seduti, quasi come governatori collettivi, l' Fmi, la Bce e la Commissione europea - ha proseguito Monti rivolgendosi alla Camera, riferendosi agli aiuti dell’Europa -. Sono sicuro che il Parlamento condivida il sentimento del Governo di auspicare sì una parziale cessione di sovranità in un percorso condiviso di costruzione europea, mentre altro è dover cedere in modo asimmetrico parte della propria sovranità”. E sulle misure per la crescita che l’Italia intende chiedere in Europa Monti ha affermato che gli “eurobond o gli stability bond o il redemption fund non devono necessariamente essere operativi da quest' anno ma almeno non essere estromessi dal tavolo o almeno messi in cantiere”.
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