17 giu 2012

PDL: NESSUN NUOVO PARTITO, PRIMARIE PER CANDIDATO PREMIER


(NoveColonne ATG) Roma - Nessun nuovo partito, primarie in autunno per scegliere il nuovo candidato premier e un documento programmatico in 6 punti. E' quanto emerge dall' Ufficio di Presidenza del Pdl dove Berlusconi ha "rinnovato la stima ad Alfano" ed esortato a "non regalare l' Italia alla sinistra".
"Gli elettori del Pdl sono così divisi - ha detto Berlusconi nel corso dell' Ufficio di Presidenza -: il 36% vota per noi, il 56% si astiene ed il 10% vota per gli altri partiti. Ma i nostri sondaggi ci dicono che gli elettori sono pronti a tornare a votare Pdl se si presenta un programma forte e credibile. Da lì parte il nostro possibile recupero". Un recupero che dovrebbe partire dal documento in sei punti, come ha spiegato il segretario del Pdl Angelino Alfano, per "andare avanti con forza e affermare che nel nostro paese ci sono due grandi aree storiche e della nostra il protagonista è Berlusconi". Nei sei punti si parla di riforme istituzionali, crisi economica e primarie e si fa riferimento anche al governo Monti con cui il Pdl sarà leale ma non voterà "altre materie contrarie al Paese e agli interessi delle famiglie". "È stato un Ufficio di Presidenza positivo - commenta il senatore del Pdl Altero Matteoli - in cui si sono approfondite tutte le tematiche all' ordine del giorno e si è fatto alla fine sintesi con una proposta politica conseguente e che sarà efficace, come quella delle primarie aperte per scegliere il candidato premier alle prossime politiche". "Esprimo grande apprezzamento per il documento approvato dall' ufficio di presidenza del Popolo della libertà, con particolare riferimento alle scelte europee su unione politica, unione bancaria, unione economica e unione fiscale, che il governo Monti dovrà sostenere al prossimo Consiglio dei capi di Stato e di governo dell' Ue del 28 e 29 giugno" è invece la dichiarazione del coordinatore dei dipartimenti del Pdl Renato Brunetta che aggiunge: "Allo stesso tempo esprimo grande soddisfazione per la determinazione del presidente Berlusconi e del segretario Alfano nel dire no a derive controriformistiche che il governo Monti dovesse intraprendere. Altra nota positiva l' impegno su alcuni specifici punti in campo economico quali la volontà che l' Imu (nell' attuale formulazione) sia solo per quest' anno, il no all' aumento dell' Iva in autunno ed un sì alle compensazioni debiti/crediti nei confronti della pubblica amministrazione".

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