(NoveColonne
ATG) Roma - “Il nostro è un gruppo di
grandi professionisti che preparerà la gara al mille per mille perché un quarto
di finale di un Europeo non ha bisogno di stimoli.
Mancano tre passi per un
sogno e vogliamo cominciare a fare il primo. Con Spagna e Croazia credo che
questa squadra abbia fatto vedere un buon calcio, meno con l'Irlanda anche
perché ci hanno sorpreso per la loro aggressività. Speriamo di andare bene, di
dare una bella immagine di noi e di passare il turno”. Così Daniele De Rossi,
in conferenza stampa da Casa Azzurri, parlando della sfida con l’Inghilterra di
domenica prossima a Kiev. Il giocatore della Roma ha spronato Balotelli: “Non
mi sembra che sia un corpo estraneo al gruppo. Può essere meno partecipe a
volte, ma può valere per lui e per gli altri che stanno in panchina che ci si
senta meno coinvolti. Ma lo vedo molto tranquillo”. La sfida con l'Inghilterra
sarà una battaglia e De Rossi in un clima da battaglia si esalta. Per lui
questa partita rappresenta anche una sorta di rivincita per le sconfitte
rimediate con le squadre inglesi con la maglia della Roma: "È vero –
ammette - con le squadre inglesi non ho mai avuto molta fortuna. La gara con
l'Inghilterra mi affascina, ma alla fine questa è una partita diversa. C'è
l'onore e l'orgoglio di giocare contro una squadra forte e fra le più blasonate
d'Europa. Francia o Inghilterra sono forti entrambe, forse avrei preferito
incontrare l'Ucraina. Le sconfitte dell'Inghilterra nelle ultime competizioni
importanti non contano niente, sono una squadra compatta e a livello tattico
molto attenta”. Non può mancare una domanda su Fabio Capello, l'allenatore che
fino a qualche mese fa sedeva sulla panchina inglese e che per primo ha creduto
in lui: "Il Mister è un valore aggiunto per ogni squadra. Nella mia
crescita mi ha aiutato tantissimo, mi ha preso quando giocavo negli Allievi e
mi ha portato in prima squadra". A chi gli chiede se preferisce giocare da
centrocampista o da difensore risponde: "Mi piace il fatto che il mister
possa sfruttare la mia duttilità. Anche in difesa non mi aspettavo di andare
così bene. Nel mio ruolo gioca il più grande di tutti (Pirlo, ndr) e mi piace
spostarmi per il bene della squadra”.
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