9 giu 2012

VOTO ALL'ESTERO/ FANTETTI (PDL): VERITÀ ED INESATTEZZE SUL SUPPLEMENTO "SETTE" DEL CORRIERE DELLA SERA

ROMA\ aise\ - "Stupisce che la giornalista Prudente, del gruppo editoriale di prestigio RCS, pubblicando un articolo sul voto degli emigrati faccia ancora il marchiano errore di riferire il diritto di voto degli Italiani all'estero ai loro contributi fiscali invece che alla loro cittadinanza, come per tutti gli altri italiani".
Così Raffaele Fantetti, senatore del Pdl eletto in Europa, sull’articolo di Stella Prudente pubblicato oggi su "Sette", supplemento del Corriere della Sera.

Articolo, continua Fantetti, che contiene anche "dati confusi sui costi delle elezioni e del funzionamento degli organi istituzionali di rappresentanza democratica dei 4,3 milioni di concittadini iscritti all'Aire. Al riguardo, - si chiede il senatore – non si poteva anche accennare al fatto che Comites e Cgie insieme gravano sul bilancio statale per meno di 2 milioni e/o che i capitoli del Mae dedicati a vario titolo agli Italiani all'Estero (lingua e cultura compresi) sono rapidamente calati del 72% passando dai 58 milioni del 2008 ai 16 del 2012?".
Per Fantetti, "sarebbe bene che se ne parlasse. Che si ricordi ad esempio che il modo migliore per rinnovare efficientemente i Comites - già scaduti da tre anni - sarebbe quello di accorpare le elezioni alle politiche 2013. È quello che abbiamo sempre sostenuto. Così come, in tempi non sospetti (cioè già nel marzo 2008), avevamo formalmente proposto la stampa e l'invio centralizzato dei plichi elettorali, i comitati di controllo in ogni Consolato e l'opzione del voto elettronico".
"Ora che in Francia hanno copiato di peso il nostro sistema di rappresentanza istituzionale ed elettiva degli interessi dei concittadini all'estero (pur avendone molti meno di noi) – continua Fantetti – finalmente viene alla luce l'importante fenomeno degli "espatriati". L'Economist attualmente in edicola gli ha dedicato un articolo, "Diaspora Politics: Returning Officers", che dà il quadro di un fenomeno controverso ("Some emigrants are homesick. Others are sick of home") ma globale in modo molto approfondito ed interessante".
"La prossima settimana – annuncia il parlamentare Pdl – sarò l'unico italiano ad intervenire a Gerusalemme nell'ambito del primo convegno internazionale sui rapporti tra le Diaspore ed i Paesi d'origine, cui partecipano dozzine di rappresentanti di Paesi che hanno a cuore questo fenomeno".
Fantetti ricorda infine che gli italiani hanno "avuto quello che per quantità, durata nel tempo ed estensione geografica è uno dei maggiori fenomeni emigratori della storia, lo abbiamo volutamente ignorato per mezzo secolo, lo abbiamo infine istituzionalmente onorato e abbiamo il modo per seguirlo anche in quest'ultima fase di forte recrudescenza giovanile. Vogliamo proprio continuare a parlarne solo in termini di sprechi e prese in giro?". (aise)

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