COMUNICATO
STAMPA
Apprendiamo, con
grande stupore, di un Decreto Legge, approvato il 25 maggio u.s. dal Consiglio
dei Ministri, avente per oggetto il rinvio delle elezione dei Comites e del
Cgie al 2014.
Come abbiamo avuto
modo di sottolineare più volte, la cultura per la quale le “rappresentanze
democratiche” sono sottoposte alla “disponibilità” di risorse economiche, nella
fattispecie nemmeno ingenti, non ci appassiona e non ci appartiene.
Sono passati otto
anni dall'ultima elezione di queste rappresentanze nei quali le forze di
Governo hanno continuamente rimandato il loro naturale rinnovo, unico
strumento in grado di evitare la negazione del principio democratico della
rappresentanza sociale.
È da tempo, lo
abbiamo reiterato alla nascita dell'ultimo governo, che abbiamo chiesto di
essere sentiti nel merito della legge di riforma della materia, il ddl Tofani,
su cui abbiamo avuto modo di manifestare, più volte, il nostro dissenso. Siamo
contrari ad un progetto di riforma che
“burocratizza” la rappresentanza ed esclude da essa tutte le forme di
associazionismo che hanno sempre accompagnato le nostre comunità migrate.
Siamo stupiti anche
perché ci era sembrato di capire, in diverse occasioni pubbliche, che
l'atteggiamento del Ministro Terzi andasse in direzione della conferma della
necessità di tale rappresentanza, pur in presenza di una necessaria
rivisitazione di tutta la materia che tenesse conto delle nuove migrazioni e
delle aspettative delle nostre comunità che sono cambiate e si sono aggiornate tenendo
il passo dell'integrazione nel tessuto sociale dei paesi di accoglienza.
Nuovi flussi di
migrazioni sfuggono alla “conta” statistica del fenomeno in quanto non
ottemperano al cambio di residenza in partenza e non si registrano all'Aire in
arrivo.
Senza le nostre
rappresentanze associative all'estero, che spesso suppliscono a quelle
diplomatiche che si ritirano dal territorio, sarà difficile osservare questa
nuova fase migratoria e definire per essa il giusto atteggiamento “politico”
nelle scelte che sono indispensabili se non si vogliono chiudere ambedue gli
occhi.
Rinnoviamo, infine,
la nostra disponibilità ad incontrare il Signor Ministro ed a confrontare con
Lui le nostre proposte con lo scopo di adeguare, maggiormente, la realtà
quotidiana con la legislazione e gli organismi di supporto, ribadendo che è
interesse dell'intero paese un rapido rinnovo degli organismo di rappresentanza
sociale degli italiani all'estero.
p. IL DIPARTIMENTO POLITICHE GLOBALI DELLA CGIL
Leopoldo Tartaglia
Claudio Sorrentino
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