3 mar 2012

PLENARIA CGIE/ LE RICHIESTE DEL CONSIGLIO NEGLI ORDINI DEL GIORNO APPROVATI DALL'ASSEMBLEA

ROMA\ aise\ - È un condensato della tre-giorni di Plenaria l'insieme degli ordini del giorno, che l'assemblea del Cgie, riunita sino a ieri alla Farnesina, ha approvato prima di congedarsi nell'ultima giornata di lavori.
C'è, ad esempio, la richiesta di intitolare una delle sale del Ministro degli Affari Esteri a Mirko Tremaglia, primo - e sino ad ora - unico ministro degli Italiani nel Mondo. Ordine del giorno, questo, approvato senza indugi all'unanimità dai consiglieri, che con l'omaggio al loro ministro avevano aperto martedì pomeriggio i lavori.
Come all'unanimità è stato approvato il documento che chiede al Mae di procedere subito all'organizzazione delle elezioni per il rinnovo dei Comites, in modo tale che a novembre si possa tenere l'Assemblea Plenaria del nuovo Cgie.
Più complicato è stato trovare un punto d'accordo sul terzo ordine del giorno, quello sui corsi di lingua e cultura degli enti gestori, "la prioriotà delle priorità" come l'ha definita il consigliere Lombardi, sulla quale però è stata necessaria una nuova riunione della IV Commissione ed una riformulazione del testo. Il segretario generale Carozza aveva infatti auspicato l'approvazione all'unanimità dell'odg, che però conteneva alcune prese di posizione non gradite a tutti, ad esempio sulla possibilità di favorire gli insegnanti assunti in loco a quelli, più costosi, di ruolo. Alla fine e dopo l'ennesimo polverone, l'ordine del giorno è stato approvato a larga maggioranza, con un astenuto.
Unanimità invece per l'altro ordine del giorno, per il quale pure la discussione era stata rimandata, che aveva per oggetto ancora una volta i corsi di lingua e cultura ma con riferimento specifico all’America Latina, dove i tagli sono arrivati al 65%.
Tanti i firmatari di un altro ordine del giorno, approvato all'unanimità dall'assemblea, in cui, a fronte del fenomeno della nuova emigrazione, si chiede a Consolati, Comites e Cgie di intervenire per individuare in ogni Paese e circoscrizione figure di origine italiane che, nei rispettivi campi di maggiore sensibilità (imprenditoria, ricerca, insegnamento), possano diventare interlocutori attivi di specifici progetti per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo.
Vi sono stati poi altri ordini del giorno che hanno riguardato questioni o realtà specifiche, come quella brasiliana. Due i documenti approvati in questo caso: il primo - all'unanimità - chiede che i Consolati mettano a disposizione dei cittadini che vogliano presentare la richiesta di cittadinanza i documenti già in loro possesso nel caso altri familiari abbiano già consegnato tutta la documentazione e terminato la pratica. Il secondo ordine del giorno, pure approvato ma con sei astenuti, sollevava un'altra grave situazione in particolare nei Consolati di San Paolo e Curitiba, dove, a seguitodi una sentenza del Tar del Lazio, 20mila richieste di cittadinanza ritenute irregolari, sarebbero state sospese. A chiarire l'accaduto è intervenuta l'ambasciatore Zuppetti: in realtà, ha spiegato il direttore generale, si trattava di richieste per la presentazione della domanda di cittadinanza incomplete, alle quali pure i Consolati hanno risposto, chiedendo di portare entro 60 giorni tutta la documentazione necessaria. Si sono presentati sono in 800.
Tre gli ordini del giorno incentrati sulle questioni previdenziali. Nel primo - approvato con due voti contrari e un astenuto - si chiede che il Mae riconosca il ruolo di servizio svolto dai patronati nel corso della campagna Inps-Citibank di certificazione dell'esistenza in vita, ripristinando peraltro la convenzione Mae-patronati che ancora attende di essere rinnovata. Unanimità, invece, per gli altri due odg, con cui si chiede rispettivamente la proroga di un mese e quindi sino al 2 maggio per la scadenza della certificazione in vita ed il ripristino dei fondi per l'assistenza diretta almeno per il 2011.
Spazio anche alla politica con due ulteriori ordini del giorno, entrambi approvati all'unanimità: quello in cui si chiede al presidente della Camera Fini di disporre la normalizzazione del funzionamento del Comitato per gli Italiani all'Estero, i cui lavori sono stati sospesi dopo le dimissioni del presidente Zacchera; e l'altro in cui si dà mandato al Comitato di Presidente di stabilire in tempi utili contatti politici affinchè gli interessi dei cittadini italiani all’estero siano adeguatamente tutelati e considerati in Parlamento nell’ambito della futura riforma elettorale.
Infine approvato all'unanimità l'ordine del giorno con cui si solleva la pure delicata questione del'informazione e con cui il Cgie ha espresso la propria condanna tanto per la scelta di cancellare i programmi di servizio di Rai Internazionale, quanto per i ritardi nell'erogazione dei contributi della carta stampata, chiedendo che in entrambi i casi si proceda per risolvere la situazione. (r.a.\aise)

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