(NoveColonne ATG) Parigi - Dal 15 maggio Francois Hollande è ufficialmente il nuovo presidente francese, il settimo nella storia della Quinta repubblica. Eletto con il 51,6% dei voti nel secondo turno delle elezioni lo scorso 6 maggio, Hollande si è insediato all’Eliseo dopo il passaggio di consegne con il presidente uscente Nicolas Sarkozy e il giuramento.
“A partire da oggi lei incarna la Francia, simboleggia i valori della Repubblica e l’insieme dei francesi” recitano le parole del rito officiato dal presidente del Consiglio costituzionale Jean-Louis Debré. Un breve colloquio con Sarkozy, che gli ha trasmesso le procedure e i codici per l’utilizzo dell’arma nucleare francese, poi il secondo presidente socialista nella storia della Quinta repubblica dopo Francois Mitterand ha tenuto il suo discorso di investitura, in cui ha sottolineato il bisogno di “pacificazione” e di “riconciliazione” della Francia. D’altronde, l’immagine di un paese diviso è emersa anche in questa giornata: ad attendere il neopresidente all’ingresso dell’Eliseo c’era infatti una folla divisa in due fazioni contrapposte, una inneggiante a lui e l’altra a Sarkozy. “Le nostre differenze - ha affermato Hollande - non devono diventare divisioni, le nostre diversità non devono diventare discordie. Il Paese ha bisogno di pacificazione, di riconciliazione, di riunificazione, il ruolo del presidente della Repubblica è di contribuire a questo”. Hollande non nasconde le difficoltà che lo attendono: “Misuro oggi stesso il peso delle costrizioni a cui il nostro Paese fa fronte: un debito massiccio, una crescita debole, una disoccupazione elevata, una competitività degradata, un'Europa che fa fatica a uscire dalla crisi”. Ma nello stesso tempo il nuovo inquilino dell’Eliseo esplicita le sue ambizioni: “Il mio compito è rimettere in piedi il Paese e aprire una nuova strada in Europa” afferma Hollande, annunciando che proporrà ai partner Ue un nuovo patto che riesca a tenere insieme la crescita e la riduzione del deficit. Dopo il discorso, Hollande ha lasciato l’Eliseo e – nonostante la pioggia che si è abbattuta su Parigi – ha ricevuto il tradizionale bagno di folla sugli Champs-Élysées. Lasciato l’Eliseo, invece, Sarkozy in compagnia della moglie Carla Bruni ha raggiunto la residenza privata situata nel XVI arrondissement: “I Sarkozy devono farsi dimenticare e si faranno dimenticare” avrebbe detto l’ex presidente (secondo quanto riferisce il quotidiano “Le Parisien”) al figlio Jean, invitandolo a non presentarsi alle prossime elezioni legislative.
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