2 giu 2012

Aggiornamento sui tagli al MAE - Comunicato N. 46 Federazione Confsal-Unsa


A seguito della nostra informativa n. 45 del 28.05.2012, Vi comunichiamo che il Ministro degliSpending Review, e si adopererà a livello governativo affinché iripristino della decurtazione dell’ 1,5% operata sull’ISE, a seguito delle
La CONFSAL UNSA ESTERI, nel prendere atto di quanto comunicato
dall’Amministrazione circa le misure di risparmio richieste dal Governo, rende noto
che contrasterà con fermezza ogni misura atta ad operare tagli e prelievi finalizzati a
tali risparmi, se a discapito dai capitoli di bilancio relativi al personale TUTTO.
La CONFSAL UNSA ESTERI, nel deplorare il contenuto di alcune lettere di protesta
giunte dalle sedi estere, contenenti l’esplicita richiesta di abbattimento di diritti, ovvero
di competenze economiche - spettanti sia giuridicamente che contrattualmente -, si
adopererà con ogni mezzo per difendere i diritti acquisiti dei dipendenti TUTTI di
questo Dicastero, bandendo dal proprio operato qualsiasi forma di discriminazione
all’interno delle categorie di lavoratori.
La CONFSAL UNSA ESTERI rende noto di aver già notificato al Ministro Terzi e al
Direttore Generale per le Risorse Umane apposita diffida, il cui testo si allega al
presente Comunicato, per opportuna visione degli iscritti. Il nostro Sindacato prevede
comunque ulteriori azioni concordate con la propria Federazione.
Roma, 01.06.2012
CONFSAL UNSA Coordinamento Esteri


Al Ministero Affari Esteri
In persona del Ministro p.t.
Roma
Al Ministero Affari Esteri
Direzione Generale per le Risorse e l’Innovazione
In persona del DG pt.
Roma

ATTO DI INVITO FORMALE
Il Coordinamento Esteri della Confsal-Unsa, in persona del Coordinatore pt, Sig.ra Iris
Lauriola con sede nella stanza sindacale presso il Ministero degli Esteri, ed assistita ai
fini del presente atto dall’Avv. Pasquale Lattari, che sottoscrive a tal fine la presente,
premesso che
- il personale a contratto dipendente del Ministero degli Affari Esteri ed in servizio in
numerosi Paesi esteri, nonostante sussistessero tutti i presupposti fattuali e giuridici di
cui all’art. 157 d.legs 103/2000 non riceve gli adeguamenti retributivi – in alcuni casi –
da oltre 10 anni;
- la scrivente OS chiede da tempo all’Amministrazione degli Esteri di attivare il
meccanismo previsto - a livello di Paese - in caso di adeguamenti retributivi mediante
la raccolta dei dati fissati dal D.Lgs.103/2000, Art.157.
Considerato che
- l’Amministrazione, nelle riunioni tenutesi dopo quasi tre anni di totale inattività nel
settore, comunicava che:
a) intendeva inserire dei parametri ai fini dell’applicazione della suindicata normativa
tra i quali lo scostamento minimo del 10 % rispetto alla media delle retribuzioni
corrisposte localmente dalle altre rappresentanze e sul mercato del lavoro, al di sotto
del quale non applicare la normativa prevista;
b) intendeva ai fini del risparmio di spesa da applicare al Ministero degli Esteri, ridurre
le spese attingendo in prevalenza e/o quasi esclusivamente sui capitoli di bilancio del
Ministero afferenti a:
1 – il capitolo di bilancio per gli stipendi del personale a contratto;
2 – il capitolo di bilancio per le Indennità di Servizio Estero (ISE) del personale in
servizio all’estero;
ciò in quanto detti capitoli di bilancio sono più cospicui,
considerato che
-
operare gli adeguamenti di cui all’art. 157 per gli stipendi dei dipendenti a
contratto è del tutto arbitraria, contra legem e quindi illegittima;
l’apposizione paventata del parametro minimo del 10% di scostamento per
-
Esteri sono cospicui in quanto:
1. circa il capitolo per i dipendenti a contratto, va detto che sono anni che la PA
non opera gli adeguamenti e quindi tali fondi sono finalizzati e di spettanza del
personale che non percepisce tali aumenti, proprio in ragione della
inadempienza del Ministero degli Affari Esteri;
2. circa i capitoli per i dipendenti delle Aree Funzionali in servizio all’Estero, i fondi
sono finalizzati alla corresponsione delle indennità di cui agli articoli 171 e 173
del DPR 18/67.
i capitoli di bilancio individuati ai fini del risparmio di spesa per il Ministero degli
Considerato altresì che
ne deriva
bilancio di cui sopra sono di spettanza – anche se ancora non destinati – dei dipendenti
che ne hanno diritto in ragione della inadempienza omissiva della PA che non opera
quanto previsto ex lege relativamente agli adeguamenti per i dipendenti a legge locale
ed alla corresponsione delle maggiorazioni per i familiari a carico per i dipendenti delle
aree funzionali in servizio all’estero
Tutto ciò premesso, considerato
ictu oculi che a seguito della inadempienza della PA i fondi dei capitoli di
nel contestare formalmente
la inadempienza relativamente al mancato adeguamento ex art. 157 d.legs 103/2000
per i dipendenti a contratto in servizio presso tutte le sedi per le quali non è stato
operato da ormai diversi anni
si invita e diffida
Il Ministero degli Affari Esteri in persona del Ministro degli Affari Esteri p.t.
Il Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale per le Risorse e l’Innovazione, in
persona del DG p.t.
in applicazione della normativa succitata
a
a sanare la inadempienza relativa al mancato adeguamento stipendiale per i dipendenti
a contratto in applicazione ex art. 157 d.legs 103/2000 ed a tal fine
a
non apporre alcun limite e/o parametro ultroneo rispetto a quanto previsto da detta
normativa
a
non operare tagli e/o ad attingere esclusivamente ai fini dei risparmi di spesa dai
capitoli di bilancio relativi al personale a contratto e delle Aree Funzionali, e,
comunque ad operare tali attività in ragione paritaria e/o proporzionale riguardo tutti
gli altri capitoli di bilancio del Ministero Affari Esteri.
Preannuncia sin d’ora azioni sindacali in favore dei propri iscritti.

Roma lì 1 giugno2012

Il Coordinamento Esteri
Federazione Confsal-Unsa
Iris Lauriola       Avv. Pasquale Lattari

Esteri Giulio Terzi, nell’accogliere le proposte formulate dall’Amministrazione circa le
cosiddette “tre chiavi di ripartizione”, ha dato indicazione di privilegiare la linea mediana
mediante la riduzione dell’incidenza del bilancio del MAE in rapporto al bilancio dello Stato
(attualmente assestato allo 0,22%), che produrrebbe un taglio di € 9,24 mio.
Tale “chiave di ripartizione” graverebbe sostanzialmente sul differenziale sui visti.
Il Ministro Terzi ha inoltre espresso condivisione sui processi che l’Amministrazione intende
attuare a seguito della
risparmi di tali provvedimenti possano rimanere agli Esteri, per essere reimpiegati sui capitoli
in sofferenza o a favore di altre opportune misure.
Qualora venisse garantita la possibilità di mantenere per i prossimi tre anni un bilancio del
MAE con le stesse disponibilità finanziarie del 2012, la Farnesina sarebbe in grado di
svolgere in maniera virtuosa le proprie funzioni fino al 2015. Se questa linea dovesse farsi
strada, verrebbe garantita una sostanziale invarianza di bilancio, che, assenstandosi
sull’importo di 1,7 miliardi di Euro, potrebbe consentire al MAE di far fronte ai propri impegni,
ivi compreso il
scorse manovre finanziarie.
Oltre a ciò, l’Amministrazione ha reso noto che il Ministro Giarda ha chiesto agli Esteri un
progetto di misure di razionalizzazione e di risparmi che includano il personale, l’acquisto di
beni e servizi nonchè i trasferimenti di finanze, al fine del contenimento della spesa in ambito
di bilancio del MAE dal 2013 al 2015.

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