3 giu 2012

Lettera inviata all'ANCI

Norimberga, li 03.06.2012

Egregi Signori Sindaci e Amministratori locali,
nella mia qualità di Presidente del Comites di Norimberga, Vi scrivo per rappresentare e
sostenere le legittime aspettative dei connazionali residenti all’estero e iscritti all'AIRE
dei Vostri Comuni.

Com’è noto, disattendendo fortemente le nostre aspettative e non tenendo nel debito
conto criteri di equità e di parità di trattamento, il Governo ha delegato ai singoli Comuni
il compito di stabilire l'entità dell'aliquota IMU sulla casa posseduta dai cittadini residenti
all'estero.
Non ci resta pertanto che sperare che i Comuni da parte loro diano seguito in modo
ragionevole, giusto e non discriminatorio alla facoltà loro concessa.
Sarebbe assurdo e iniquo, infatti, che ai cittadini residenti all'estero proprietari di
un'abitazione in un comune si chiedesse di pagare l'IMU come prima casa e in quello
accanto come seconda casa con aliquote ben differenti.
E' appena il caso di ricordare che l'emigrazione nella sua storia, passata e recente, ha
contribuito e contribuisce in molti modi al progresso ed alla crescita dei nostri Comuni,
molti dei quali sono stati fortemente segnati da questo fenomeno. Questo contributo è
stato e sarà una forma di investimento di cui, a nostro avviso, le amministrazioni locali
non possono non tener conto, a meno che non si voglia ignorare e penalizzare il legame,
nostro e delle generazioni di emigrati che ci hanno preceduto, con la nostra terra
d'origine.
Ci aspettiamo pertanto semplicemente che tutti i Comuni ci riconoscano lo stesso
trattamento che viene riservato ai nostri concittadini, amici, parenti, conoscenti residenti
in Italia, tra i quali molti ex emigrati.
La nostra abitazione, infatti, dal momento in cui mettiamo piede sul territorio nazionale,
è il nostro primo ed unico punto di approdo e il centro della nostra vita in Italia e
costituisce le nostre radici: essa accoglie noi, i nostri figli e i tanti amici stranieri a cui
abbiamo offerto ed offriremo la possibilità di conoscere e di amare il nostro paese e ad
essa possiamo far ritorno nel momento in cui andiamo in pensione dopo i lunghi anni di
emigrazione.
Si tenga presente che gli immobili da noi realizzati a seguito di anni di lavoro e di
risparmi fatti qui all'estero e investiti in Italia sono già notevolmente onerosi, poiché le
spese per il loro mantenimento, nonostante l’utilizzo molto parziale, lasciano il segno.
In molti comuni, ad esempio, l'onere della Tarsu viene calcolato in misura completa e non
viene rapportato in modo proporzionale, come sarebbe giusto, al consumo o alla media
del periodo dei nostri soggiorni in Italia, che generalmente non supera un mese o due
all'anno.
Tra l'altro molti connazionali non hanno la possibilità di raggiungere le loro abitazioni da
anni e nonostante ciò sono ugualmente costretti a pagare tale imposta pur non
usufruendo di alcun servizio. A tale proposito
all'Art.14, comma 15, lettera d del Decreto convertito nella Legge 214/2011, che prevede
riduzioni tariffarie al riguardo.
È chiaro che questo momento di crisi richiede i sacrifici di tutti
debito conto anche altri fattori concomitanti e pregressi
considerare l'incidenza ai fini di una valutazione comple
La crisi è infatti, un fenomeno mondiale, che colpisce anche i nostri paesi di residenza
all'estero, e noi emigrati, che troppo spesso siamo cittadini deboli sia nelle società di
partenza che in quelle di accoglienza, siamo i primi ad esserne duramen
È giusto che tutti sostengano l'onere della crisi in misura equa secondo le proprie forze e
noi non vogliamo sottrarci al nostro dovere di pagare l'IMU, ma ci sembra profondamente
ingiusto che proprio la nostra categoria particolarmente deb
penalizzata con l'imposizione di parametri più alti alla nostra casa in Italia. D
carattere economico dettate da situazioni di bilancio non possono essere
giustificazione per l'applicazione di
nostro vivo desiderio partecipare attivamente alla vita del nostro paese e alla soluzione
dei problemi, ma vogliamo farlo con la stessa dignità di tutti gli altri nostri connazionali
residenti in Italia, come del resto av
Al momento si percepisce inoltre uno stato di generalizzata incertezza riguardo alla
situazione normativa dei singoli comuni, molti dei quali non hanno preso decisioni in
merito, anche se il termine di scadenza dell
Confidiamo quindi fortemente nell'acume e nella lungimiranza di
amministratori locali e Vi chiediamo una decisione equa, univoca, trasparente e uguale
per tutti che faciliti sia il vostro compito
Vorremmo sottolineare che
pretestuosa o lamentevole rivendicazione
riflessione e un confronto civil
favorire un'equa, solidale e rispettosa convivenza.
Speriamo vivamente che vogliate tenere nella giusta considerazione le argomentazioni
sopra esposte e confidiamo in un Vostro sollecito riscontro. In ogni
informativi per i nostri connazionali
sollecita risposta in merito alle de
Cogliamo l'occasione, per porgere a Voi sig
nostri compaesani, la nostra piena e sincera solidarietà insieme ai nostri più cordiali
saluti.

Giovanni Ardizzone
Presidente del Com.It.Es. di Norimberga
www.comites-norimberga.de

COMITES
EMIGRAZIONSAUSSCHUSS IM BEZIRK DES
ITALIENISCHEN KONSULAT
- 90429 Nürnberg - Tel. 0911
www.comites-norimberga.de
oder giovanni.ardizzone@comites-
. Vi pregheremmo di dare ampia attuazione tutti, ma bisogna di cui è indispensabile complessiva.
debole venga doppiamente misure particolarmente punitive nei nostri confronti. avveniva con la precedente tassazione ICI.
della prima rata dell'IMU è ormai molto vicino di esattori sia il nostro di contribuenti.
questa lettera non intende in alcun modo avanzare di parte, ma ha il solo scopo di civile su problematiche di interesse comune residenti all'estero, sarebbe gradita una Vostra
decisioni che vorrete adottate al riguardo signori Sindaci e amministratori
RAZIONSAUSSCHUSS NISCHEN KONSULATES ZU NÜRNBERG
0911-80194536
-norimberga.de

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